GUIDONIA – “Stranizza d’amuri”, Beppe Fiorello infiamma il “The Space”

Oltre 1.600 liceali del Polo "Majorana-Pisano" acclamano l'attore e l'ex ballerino di "Amici" Samuele Segreto

 Il progetto “il cinema italiano parla ai giovani” del Polo liceale e tecnico “Majorana-Pisano” si chiude con il botto: oggi, mercoledì 10 maggio, nelle dieci sale del multisala “The Space” di Guidonia oltre 1600 studenti hanno acclamato Beppe Fiorello, per lo splendido film Stranizza d’amuri” (2023).

Presente insieme al regista anche il giovane attore Samuele Segreto.

Dopo il finale mozzafiato di questa storia d’amore tra due adolescenti ambientata nella Sicilia degli anni Ottanta, esattamente nel luglio del 1982, quando la Nazionale di calcio vinse la sua terza coppa del mondo in Spagna, le sale hanno salutato con un lunghissimo applauso uno dei migliori film della stagione prodotti da autori italiani.  

Sì perché Stranizza d’amuri” parla “di amore, di libertà, di adolescenza, e l’amore ha diritto di esprimersi come desidera”, come sostiene il giovane attore Samuele Segreto.

“Siamo partiti – spiega Beppe Fiorello – da una notizia di cronaca. Un piccolo ritaglio di giornale che mi portavo con me da anni: due ragazzi innamorati venivano uccisi in un piccolo paese della Sicilia per aver osato non rinunciare al loro sincero amore.

Naturalmente vi sono stati delle varianti di sceneggiatura, l’ambientazione al tempo dei mondiali, la storia spostata verso l’adolescenza.

Ma il messaggio è legato a quel fatto triste, di emarginazione, esclusione, scherno, rifiuto del diversoda parte di una comunità razzista che poi si chiude, purtroppo, in quel modo”.

Infatti gli sceneggiatori sono partiti dal dimenticato delitto di Giarre, in cui due giovani, Giorgio e Antonio, vennero uccisi, non si sa da chi, solo perché si amavano.

I complimenti dei liceali sono andati alla storia, alla sceneggiatura e, soprattutto, alla recitazione di Gabriele Pizzurro e Samuele Segreto.  

“Mi hai commosso, io ti seguo da quando eri ad Amici, come ballerino ma come attore mi ha meravigliato! Complimenti, hai saputo essere profondo”, dice una studentessa a Samuele.

Applausi.

Sono felice nel vedere tanti miei coetanei al cinema. Non ci posso credere, è veramente bello e vi ringrazio”, commenta commosso Samuele.

“Quale è stata la scena più difficile, che hai girato”, chiede un ragazzo a Fiorello.

“Diverse, quella dei fuochi d’artificio oggettivamente essendo la più delicata, poiché i fuochi erano veri e non finti, ossia non digitali, era la più difficile in un certo senso”.

Per il preside del Polo liceale e tecnico “Majorana-Pisano” Eusebio Ciccotti e per un docente “la scenografia e i costumi così attenti denotano un lavoro filologico”, tanto che Fiorello ringrazia spiegando “come la ricerca con la costumista abbia cercato di ricostruire la moda sì del periodo ma declinata in quella regione e in quel ceto sociale”.  

Classica la domanda per Samuele: Pensi di continuare a fare l’attore?”, chiede una ragazza.

“Spero di sì, ma debbo continuare a studiare e prepararmi, per fare questo mestiere ci vuole molta cultura”.

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