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GUIDONIA - Rapina i clienti dei supermercati, giostraio inchiodato dalla Panda

I carabinieri arrestano un rom italiano: andava a rubare con l’auto della compagna

Per andare a rubare utilizzava l’auto della compagna, una scelta non troppo astuta.

Così sabato 13 maggio i Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico di un 33enne italiano di origine rom, esercente di spettacoli viaggianti, poiché gravemente indiziato di aver commesso due rapine a distanza di pochi giorni tra Guidonia Montecelio e San Cesareo.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il giostraio avrebbe messo a segno la prima rapina l’11 settembre 2022 a San Cesareo ai danni di una donna italiana.

La vittima era appena uscita dal suo camper e stava andando a fare la spesa in un vicino supermercato, quando era stata aggredita e malmenata da uno sconosciuto che le aveva strappato la borsa con all’interno contanti per circa 100 euro e il telefono cellulare, dopodiché era fuggito a piedi.

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Giunti in soccorso della vittima, i carabinieri di San Cesareo avevano acquisito i filmati registrati dal sistema di video-sorveglianza di alcune attività commerciali e notato il rapinatore salire e fuggire a bordo di una Fiat Panda bianca.

Attraverso un’analisi dettagliata dei video gli investigatori dell’Arma erano riusciti a leggere parzialmente la targa della Panda ed avevano avviato le indagini.

Nel frattempo il 33enne giostraio di origine rom era tornato in azione.

Il 15 settembre davanti al supermercato Carrefour di via Valle dell’Aniene a Setteville Nord, quartiere alla periferia di Guidonia Montecelio e al confine con Roma Capitale, aveva aggredito e derubato di circa 500 euro un cittadino del Bangladesh, quindi era fuggito a piedi e aveva raggiunto una Fiat Panda bianca a bordo della quale si era dileguato.

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In questo caso attraverso le telecamere di sicurezza i carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio sono riusciti a leggere la targa intera.

A quel punto gli investigatori della Città dell’Aria e e quelli della Stazione di San Cesareo, nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, sono giunti ad un dato univoco: ovvero l’utilizzo in entrambe le rapine della stessa autovettura.

Si tratta di una Fiat Panda intestata alla compagna del giostraio insieme alla quale vive nella periferia Est della Capitale.

La successiva analisi delle immagini di videosorveglianza unita alle diverse testimonianze raccolte dai militari, ha consentito di avvalorare i sospetti nei confronti del 33enne già noto alle forze dell’ordine e di ottenere il mandato d’arresto.

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