Al Castello Orsini di Castel Madama oggi, sabato 17 giugno, alle ore 17.30, Alessandro Moreschini presenterà il suo ultimo lavoro “Pussa via….Sciò Sciò…”, una raccolta di poesie dal titolo paradigmatico. Nella prefazione Bernardino Chicca ne dà merito presentando Moreschini come “un poeta adulto” sia quando colora la sua creatività artistica con i segni dell’italiano sia quando ricorre al vernacolo, alla lingua materna (materna locutio) ossia “il castellano con una originalità espressiva e una ricchezza di lemmi e immagini”.
Apprezzamenti – ricorda Chicca – gli sono pervenuti da studiosi di elevato livello culturale quali: Carlo Betocchi, Umberto Marvadi, Giacinto Spagnoletti, Ugno Vignuzzi, Marco Testi.
Nella sua ultima raccolta Moreschini, poeta castellano trapiantato a Tivoli, usa il sonetto, la rima baciata, la ballata, lo strambotto satirico, giochi di rime.
Pussa via …sciò sciò è la conferma – conclude Bernardino Chicca – della mirabile capacità di Moreschini di accompagnare l’aspra e dura parola del vernacolo sino alle regole metriche e alla dimensione poetica.
Il testo è colorato di fiammeggianti pennellate naif del pittore castellano Vincenzo Iori.
Moreschini e le parole
In “Pussa via…sciò sciò” Moreschini conferma la sua genialità di far rivivere emozioni anche con una parola (pizzuntiniti, dine…) e a rimandare ad altri mondi e modi di vivere (“Me sento riccu riccu, riccu – puru se so’ jutimu – e ju pipa mmiccu”). Un lavoro su doppio binario: con una poesia che può essere apprezzata da tutti, a partire dai grandi letterati, ma nello stesso tempo selettiva perché nei cuori dei castellani scava.
