Per molti era il tabaccaio di Bagni, gli ex alunni lo chiamavano ancora maestro, qualcuno anche professore. Per gli utenti di Facebook era il poeta.
Era questo e molto altro Serafino Passariello, padre della titolare della storica tabaccheria di piazza Bartolomeo De La Queva antistante le Terme Acque Albule, a Tivoli Terme.
Oggi, venerdì 16 giugno, Serafino si è spento all’età di 80 anni.
Lascia la moglie Maria Grazia e i figli Filippo e Francesca, ai quali sono giunte le condoglianze da parte della categoria dei tabaccai, della società calcistica Albula e degli utenti del Gruppo Facebook “Sei di Bagni di Tivoli se…”.
Con Serafino Passariello se ne va un pezzo di storia di Bagni di Tivoli dove nel 1895 il bisnonno Alberzino Iannilli inaugurò la tabaccheria che oggi ha sede di fronte allo stabilimento termale.
Diplomato all’Istituto Magistrale Isabella d’Este di Tivoli, esercitò la professione dell’insegnante fino alla pensione, alternandosi tra la cattedra e il bancone dell’attività commerciale.
La passione per la Letteratura non era mai sopita per Serafino Passariello.
Anzi.
Negli ultimi tre anni si era iscritto su Facebook e quasi ogni giorno sul suo profilo pubblicava una poesia scritta di proprio pugno, condividendola anche sul gruppo “Sei di Bagni di Tivoli se…” e riscuotendo consensi da parte dei lettori per la sua straordinaria sensibilità e bravura.
Storia, aneddoti, attualità, sentimenti, episodi di vita quotidiana.
Come la rapina in tabaccheria subìta da lui e dalla moglie sabato mattina 11 dicembre 2021 per mano di due balordi che razziarono un incasso di circa 600 euro. Serafino Passariello non si perse d’animo e col sorriso raccontò in rima la disavventura declamandola pubblicamente in un video – CLICCA E GUARDA IL VIDEO - del quotidiano on line Tiburno.Tv.
L’ultima poesia Serafino l’ha postata sul suo profilo alle 19,32 di ieri, giovedì 15 giugno, dal titolo “La notte dei miracoli”, dedicata al padre e alla madre.
Lo scorso 2 maggio un’altra poesia toccante, dal titolo “Fuori di testa”, apparentemente dedicata all’amata moglie Maria Grazia, alla quale era legato da quasi 54 anni.