GUIDONIA – “Da un anno occupa casa mia”, la proprietaria smentisce l’uomo che si lava alla fontanella

Rosalba Poggi: “L’acqua gliela avremmo fornita noi, non l’ha voluta”

“Da un anno avrebbe dovuto riconsegnarmi le chiavi, invece trascorrono i mesi e resta in casa mia senza pagare l’affitto. Credo di essere stata anche troppo onesta, buona e tollerante”.

Rosalba Poggi di Villalba di Guidonia, proprietaria della casa in cui abita Carmelo Genovese

Non ci sta a recitare il ruolo della “cattiva” Rosalba Poggi, la 69enne proprietaria dell’appartamento di via Sardegna, a Villalba, quartiere di Guidonia Montecelio, dove risiede e abita Carmelo Genovese, 65 anni, invalido al 67%, per 12 anni compagno della sorella della padrona di casa, Roberta, scomparsa il 14 giugno 2022 (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Carmelo Genovese, il 65enne invalido al 67% che si lava alla fontanella dopo il distacco dell’acqua

L’altro ieri, lunedì 19 giugno, Carmelo ha raccontato la sua verità al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, mentre oggi è Rosalba a ricostruire, carte alla mano, la vicenda per filo e per segno.

La donna è infatti proprietaria esclusiva dell’appartamento che fino ad un anno fa era co-intestato in proprietà indivisa alla compianta sorella Roberta, alla quale era anche intestata l’utenza per la fornitura di acqua che Acea ha interrotto lo scorso lunedì 12 giugno.

“Dall’anno scorso chiedo invano a Carmelo la piena disponibilità del mio appartamento – inizia a raccontare Rosalba, nipote di Pietro Galante, il pioniere di Villalba di Guidonia – Serve a mio figlio che nel frattempo è costretto ad abitare in una stanzetta in casa mia e di mio marito insieme alla moglie e alla loro bambina.

Nonostante le numerose richieste di rilascio, tutte puntualmente disattese, ho concesso a Carmelo di poter utilizzare l’appartamento fino al 30 giugno prossimo senza chiedergli il pagamento dell’indennità di occupazione oltre al risarcimento danni. Durante questi mesi lui non ha mai mantenuto le promesse.

Ci aveva detto di aver trovato un monolocale dove trasferirsi, ma abbiamo saputo che era inagibile per mancanza di acqua e fogna.

A quel punto, mi sono sentita presa in giro e ho dato mandato ad un avvocato di sollecitare il rilascio dell’appartamento: francamente avrei preferito risparmiare i soldi per rientrare in possesso di un mio bene”.

Carmelo ha effettuato molti lavori di miglioria nell’appartamento e promette che entro il 31 luglio riconsegnerà l’immobile per trasferirsi dal figlio a Carsoli, senza avanzare alcun tipo di richiesta pur di mantenere relazioni pacifiche e cordiali con Rosalba.

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La signora Rosalba Poggi dichiara che i lavori svolti nel 2019 per non meglio specificati lavori edili intervennero gli agenti della Polizia Locale che redassero un verbale di contestazione di illecito urbanistico-edilizi anche a carico dell’incolpevole Rosalba.

Insomma, i lavori di miglioria di Carmelo potrebbero risultare non autorizzati e quindi abusivi.

“La data richiesta del 31 luglio – spiega ancora Rosalba Poggi – è l’ennesima presa in giro. Carmelo sa benissimo che noi alla fine di luglio di ogni anno partiamo per la Sardegna per lavoro, quindi sa anche che in tal modo il termine slitterebbe a settembre.

La proprietaria fornisce anche la propria versione per quanto riguarda il distacco della fornitura dell’acqua nell’appartamento in cui Carmelo ha vissuto con la compianta Roberta per 12 anni.

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Personale dell’Acea mi ha contestato l’omessa voltura dell’utenza intestata a mia sorella – prosegue nel racconto Rosalba Poggi – Ma non era mia intenzione volturarla a mio nome con le relative spese a mio carico, per cui Acea ha provveduto ad asportare il contatore.

Abbiamo proposto a Carmelo una soluzione per usufruire dell’acqua fin da subito, collegando un tubo dall’appartamento sopra a quello sotto.

Ebbene, lui ha rifiutato.

Attendo il 20 luglio per rientrare in possesso del mio appartamento, dopodiché vado per vie legali e denuncio l’occupazione abusiva.

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