MENTANA – “Paziente psichiatrico da interdire”, appello del fratello al Tribunale di Tivoli

L’uomo chiede di anticipare l’udienza fissata il 16 maggio 2024

Da Antonio, cittadino residente a Mentana, fratello di un paziente psichiatrico, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al Tribunale di Tivoli:

“Mi chiamo Antonio e ho scritto questa lettera aperta al Tiburno perché non trovo soluzione al mio problema.

Da circa un anno mi prendo cura di mio fratello, il quale da diversi anni si trova in uno stato di infermità di mente abituale, con permanente alterazione delle sue facoltà psichiche e volitive in quanto affetto da grave disturbo di personalità di tipo paranoide, alterazioni in senso psicotico, disturbo schizoide e depressione maggiore.

Proprio per tale ragione è stato dichiarato invalido nel 2000, con riduzione permanente della capacità lavorativa pari all’80%. Situazione che ha subito un aggravamento negli anni successivi, tanto che allo stesso è stata riconosciuta una totale e permanente inabilità lavorativa pari al 100%.

Nel maggio scorso è stato ricoverato presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma nel reparto di Cardiologia per difficoltà respiratoria. Ragione per cui, in seguito ad indagini gli viene riscontrata un grave difetto congenito alla valvola aortica (bicuspidia aortica). Richiesto ed eseguito videat cardiochirurgico, viene posta indicazione al trasferimento per intervento chirurgico di plastica aortica. Intervento che viene eseguito al policlinico Tor Vergata, con successo.

Ma dopo neanche 15 giorni il paziente viene dimesso, senza preavviso, senza la riabilitazione presso altra struttura, come avviene in tale situazione, con la motivazione che la Struttura di Nepi non era in grado di assistere pazienti psichiatrici.

Tale stato di precarie condizioni di salute ha portato mio fratello, che dopo la morte dei miei genitori vive da solo, a condurre uno stile di vita privo di regole.

Lo stesso ha non solo una gestione inadeguata e sconsiderata del denaro, ma ha fatto uso e forse anche adesso, di alcool e talvolta sostanze stupefacenti. Proprio a causa della permanente alterazione delle facoltà psichiche e volitive in cui lo stesso si trova e della conseguente incapacità di controllare i propri istinti e le proprie reazioni, mio fratello è stato coinvolto in fatti di rilevanza penale per cui è stato denunciato nel 2019 per lesioni. Inoltre lo stesso non è in grado di provvedere ai propri interessi patrimoniali e di compiere autonomamente anche semplici atti della vita di relazione.

Lo stesso spende la propria pensione per alcolici, canne e cibo acquistato presso rosticcerie. Alla luce di tutto ciò, mi sono rivolto ad un avvocato di mia fiducia per presentare domanda di interdizione presso il Tribunale di Tivoli.

Dopo diversi mesi di attesa l’udienza mi è stata fissata per il 19 settembre di quest’anno, poi differita dal giudice del Tribunale di Tivoli al 16 maggio del 2024 alle ore 12:30.

Al momento mio fratello è di nuovo ricoverato in Cardiologia all’ospedale San Pietro di Roma per peggioramento delle sue condizioni cliniche con una frazione di eiezione cardiaca del 15%, che significa avere un cuore praticamente fermo, compatibile con un trapianto di cuore. Trapianto al quale i medici non vogliono sottoporlo in quanto non candidabile per la sua patologia psichiatrica e per il suo stile di vita inadeguato.

Essendo un paziente giovane, mio fratello grazie alla professionalità dei medici si è ripreso con una dimissione a breve, ma con la raccomandazione di ricovero presso una struttura protetta che possa sopperire alle sue necessità sanitarie e di cura della sua persona. Opportunità che mio fratello rifiuta con forza, volendo tornare presto a casa a riprendere il suo insano stile di vita.

Al momento sono disperato e non so più quale altra soluzione trovare. Qualcuno mi aiuti, se può.

Chiedo al Tribunale di Tivoli di poter anticipare l’udienza di interdizione, considerando la grave situazione in cui mi trovo coinvolto”.

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