In ospedale con centinaia di oggetti metallici nello stomaco: “Mi sento stanco”

Aveva ingoiato anche 12 batterie: operato e salvato

Nello stomaco i medici hanno trovato di tutto: 23 spille, 22 mollette da bucato, perfino 12 batterie, oltre a punte di trapano, brugole, accendini, pezzi di vetro, dadi, viti, una forchetta.

Come sia riuscito ad arrivare in ospedale ancora vivo resta un mistero e gli stessi sanitari che lo hanno operato e salvato pensano ad un miracolo.

E’ la vicenda straordinaria avvenuta nei giorni scorsi a Latina, dove un uomo di mezz’età si è presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti lamentando sintomi di anemia.

“Mi sento stanco”, ha rivelato ai medici che lo hanno immediatamente sottoposto ad un esame radiologico attraverso il quale è emersa la sconcertante scoperta.

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Nello stomaco c’era una vera e propria ferramenta, per questo il paziente è stato trasferito all’Icot per mancanza di posti letto e operato d’urgenza dall’equipe chirurgica del professor Giuseppe Cavallaro. Un’operazione straordinaria durata un’ora e mezza per estrarre oltre cento oggetti dallo stomaco del paziente, comprese le batterie, notoriamente pericolose da ingerire in quanto possono causare intossicazioni gravi.

Nonostante la complessità, il paziente ha ripreso ad alimentarsi poco dopo l’intervento ed è stato dimesso. Il professor Cavallaro ha sottolineato che, sebbene l’intervento fosse relativamente semplice, l’unicità della situazione è fuori dal comune.

Eventi del genere sono stati riscontrati solo in Pakistan e India.

Si tratta probabilmente di un caso di “picacismo”, un disturbo di origine psichiatrica che induce chi ne è affetto a ingoiare terra, carta, plastica, vernice, tessuti, pietre e pezzi di metallo.

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