TIVOLI – “Mia moglie è caduta dalle scale”, 73enne fermato per uxoricidio

La Procura indaga sul decesso di una donna di 71 anni

Si è presentato in ospedale sostenendo che la moglie era caduta dalle scale a causa di un malore. Ma le ferite riscontrate sul cadavere hanno convinto i sanitari ad allertare i carabinieri.

Per questo oggi, martedì 2 gennaio 2024, la Procura di Tivoli ha emesso un decreto di fermo nei confronti di C. G., di anni 73, gravemente indiziato del delitto di omicidio aggravato ai danni della moglie D. R., di 71 anni, deceduta nella serata di ieri presso l’ospedale di Civita Castellana.

Lo annuncia in un comunicato stampa il Procuratore della Repubblica Facente Funzioni di Tivoli Andrea Calice. Sul caso indagano i carabinieri delle Compagnie di Civita Castellana e di Bracciano, città – quest’ultima – rientrante nel territorio di competenza della Procura tiburtina.

Stando alle prime risultanze investigative, nella serata di ieri, lunedì primo gennaio, C. G. ha trasportato a bordo della propria automobile la moglie presso l’ospedale di Civita Castellana asserendo che la donna era caduta in conseguenza di un malore.

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Tuttavia il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso della 71enne, della quale non risultano precedenti denunce nei confronti dell’uomo per violenza domestica o altri reati simili.

A insospettire i medici è stata la natura delle lesioni riscontrate, per cui sono stati allertati immediatamente i militari dell’Arma.

A quel punto, gli investigatori delle Compagnie di Civita Castellana e di Bracciano, in osservanza delle direttive emanate dalla Procura di Tivoli in materia di violenza di genere, hanno scandagliato l’abitazione della coppia acquisendo numerosi indizi e rilevando numerose tracce. Elementi che hanno permesso al Pubblico Ministero di formulare l’imputazione provvisoria di omicidio aggravato, da ritenersi allo stato ipotizzabile come femminicidio per tale intendendo l’uccisione di una donna commessa per motivi di genere.

“In considerazione della gravità del reato commesso – si legge nel comunicato stampa – e dell’incertezza del luogo di dimora dell’indagato, dopo il sequestro dell’abitazione, sussistendo il concreto pericolo di fuga dell’uomo, la Procura emetteva il decreto di fermo in data odierna, con immediata trasmissione al Giudice per le Indagini Preliminari per la convalida come previsto dal codice di procedura penale”.

“La prima raccolta indiziaria, rilevante per l’emissione del provvedimento precautelare, si è conclusa in meno di 24 ore – scrive ancora il Procuratore della Repubblica Facente Funzioni di Tivoli Andrea Calice – sono in corso tutti gli ulteriori accertamenti, anche di natura tecnica, per la completa ricostruzione dei fatti ivi comprese antecedenti violenze domestiche di qualunque natura (fisiche, psicologiche, o di altra natura).

La coppia era sconosciuta agli investigatori; nessuna denuncia era stata mai presentata dalla donna.

Si provvederà ad accertare anche se in passato vi fossero stati accessi presso strutture sanitarie o servizi sociali al fine di verificare se vi erano comunque segnali o fattori di rischio tali da consentire di prevenire il femminicidio”.

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