TIVOLI – Muore il giorno dopo le dimissioni, l’Asl risarcisce gli eredi del paziente

Liquidato con 452 mila euro il caso di Malasanità all’ospedale "San Giovanni Evangelista"

I medici avevano deciso di rimandarlo a casa, ma all’indomani il suo cuore aveva cessato di battere.

Il caso di Malasanità all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli emerge dalla delibera numero 83 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - firmata lunedì 15 gennaio dal Direttore Generale dell’Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito.

Con l’atto viene approvato l’accordo transattivo e l’Azienda Sanitaria dispone il pagamento di 452.666 euro a titolo di risarcimento danni a favore della moglie e dei due figli.

Dal provvedimento – coperto da privacy – si evince che la tragedia si consumò il 6 gennaio 2017 dopo che l’uomo era stato dimesso la sera precedente dal nosocomio di via Parrozzani, oggi chiuso e sotto sequestro a causa del devastante incendio divampato nella serata dell’8 dicembre 2023 costato la vita a tre anziani pazienti.

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Ad un anno dalla morte, il 24 maggio 2018 gli eredi del paziente notificarono alla Asl una richiesta di risarcimento danni attraverso gli avvocati Luciano Maniscalco e Laura Cappello e il 17 giugno 2019 notificarono all’Azienda un ricorso per l’accertamento tecnico-preventivo. Il 16 dicembre 2021 i familiari citarono in giudizio davanti al Tribunale di Roma sia la Asl di Tivoli che la “Am Trust Europe Limited”, la Compagnia con la quale l’Azienda ha una polizza per la responsabilità civile verso terzi e per prestatori d’opera, chiedendo un maxi-risracimento da un milione 309 mila 500 euro, ossia 436.500 euro per ciascuno dei tre congiunti, oltre ad un danno quantificato in 273 mila euro derivante dalla perdita dell’impiego per far fronte all’accudimento dei figli.

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Leggendo la cartella clinica e le perizie, il Giudice non sembra aver faticato molto a riconoscere la responsabilità dei medici del “San Giovanni Evangelista”, per cui il 3 maggio 2023 ha formulato una proposta conciliativa alle parti per concludere la controversia: 150 mila euro a ciascun erede, oltre a 20 mila euro a titolo di contributo spese processuali e altre spese di consulenze tecniche d’ufficio.

La famiglia ha accettato i 452.666 euro, di cui 175 mila a carico della Asl Roma 5 in quanto corrispondenti al valore della franchigia frontale prevista dalla polizza.

La restante parte, oltre alle spese legali per 29.182,40, saranno a carico della “Am Trust Europe Limited”.

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