TIVOLI – Interrano rifiuti nel terreno della Asl, denunciati 3 moldavi

Beccati sul fatto da Carabinieri e Forestali grazie a una telefonata anonima

Nei giorni precedenti il fumo nero aveva insospettito gli abitanti della zona. Ma quando è stato avvistato l’escavatore, sono crollati anche i dubbi residui ed è partita una telefonata anonima alle forze dell’ordine.

Risparmiavano sui costi di smaltimento dandogli fuoco e nascondendoli sotto terra.

Così sabato 3 febbraio i Carabinieri della stazione di Tivoli Terme e i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio hanno sorpreso tre cittadini moldavi mentre interravano rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in un terreno di proprietà della Asl Roma 5 di Tivoli.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il blitz dei militari è scattato sabato 3 febbraio in via Vincenzo Bellini, a Borgo Santo Spirito, la frazione di Tivoli Terme al confine con l’Albuccione dove si estende l’immenso patrimonio dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, 400 ettari per la maggior parte occupati da case abusive in attesa di condono, campi rom e aree abbandonate.

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Insomma, una “terra di nessuno” dove tutti possono fare tutto.

Sarebbe stata una telefonata anonima ad allertare il militari dell’Arma che hanno beccato i tre uomini con un escavatore cingolato in azione all’interno di un’area recintata di circa 700 metri quadrati.

Sul terreno Carabinieri e Forestali hanno rinvenuto batterie per auto, bombole del gas, pedane di legno accatastate, oltre ad una montagna di rifiuti derivanti dai lavori edili.

Dagli accertamenti è emerso che il terreno, assegnato inizialmente dalla Cooperativa Menghi ad una pensionata, era stato successivamente affidato in gestione ad un 47enne moldavo titolare di una impresa edile.

Per l’uomo e per i due connazionali di 54 e 41 anni sorpresi a interrare i rifiuti è scattata la denuncia per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti.

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Durante il sopralluogo i militari hanno inoltre rinvenuto sul terreno tracce di recenti roghi tossici, per questo i tre moldavi sono stati denunciati anche per combustione illecita di rifiuti.

L’area di proprietà della Asl Roma 5 di Tivoli è stata sottoposta a sequestro.

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