GUIDONIA - Rom, lo sgombero inizia dai “furbetti” occupanti delle case confiscate

Pugno di ferro del sindaco per le famiglie che hanno incassato il contributo per l’affitto

A Guidonia Montecelio inizia il conto alla rovescia per lo sgombero del campo rom abusivo dell’Albuccione, il più grande insediamento nomade della provincia di Roma.

Stamane, giovedì 10 ottobre, per definire gli ultimi dettagli dello sgombero previsto per martedì prossimo 15 ottobre, il sindaco Mauro Lombardo ha partecipato al Comitato per l’Ordine e la sicurezza presso la Prefettura di Roma insieme al Comandante della Polizia Locale Paolo Rossi e al dirigente dei Servizi sociali Aldo Cerroni.

Al termine dell’incontro il sindaco Lombardo in un video – CLICCA E GUARDA IL VIDEO - postato sulla pagina Facebook istituzionale ha annunciato che inizia lo sgombero del campo nomadi dell’Albuccione, come promesso.

“Ma prima – ha sottolineato il sindaco – le forze dell’ordine provvederanno a sgombrare i furbetti che dopo aver ricevuto il contributo da parte del Comune e aver firmato il patto di corresponsabilità hanno inopinatamente occupato le case di via Giotto ai Pichini.

Non si può tollerare questo atteggiamento fraudolento, vergognoso, ignobile da parte di questi nuclei che hanno messo in cattiva luce anche quelli che invece stanno ricevendo i contributi e stanno ricercando delle soluzioni abitative legali e quindi lo sgombero del campo nomadi dell’Albuccione comincerà proprio dai Pichini, proprio dai locali di via Giotto, da quelle dieci famiglie che sbagliando molto nei confronti del Comune di Guidonia Montecelio hanno ricevuto il contributo per un alloggio legale e invece se ne sono andati a occupare case che non erano di loro proprietà”.

L’altro ieri, martedì 8 ottobre, ad annunciare le occupazioni abusive di alcuni appartamenti del complesso immobiliare in via Giotto, nel quartiere residenziale Pichini, era stato lo stesso Sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

In un comunicato stampa il primo cittadino aveva annunciato di aver inviato una nota all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), alla Prefettura, alla Questura di Roma, al Comando provinciale dei Carabinieri di Roma e al Commissariato della Polizia di Stato di Tivoli.

Si tratta, come noto, del complesso immobiliare sequestrato a giugno del 2017 dalla Procura Distrettuale Antimafia, in gestione all’ANBSC, in attesa di definitiva e meritevole destinazione a fini sociali, e occupato da decine e decine di famiglie ufficialmente residenti tra Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, San Basilio, Tiburtino e Prenestino.

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