Colletta per il centro disabili in nome di Rachid
di Marcello Santarelli
Affrontava ogni giorno col sorriso e l’ottimismo, sognava di camminare come tutti i coetanei, immaginava un futuro da studente universitario e una carriera da informatico.Amava la vita, Rachid Khayer, l’amava con la forza dei suoi 18 anni a dispetto delle difficoltà e di una disabilità motoria che lo costringeva su una sedia a rotelle. Una condizione che, forse, è stata anche la causa della sua fine.