Maturità 2013: Poche eccellenze e molte bocciature

Sara ZelliSara Zelli è una delle due diplomate con 100 e lode del liceo scientifico G. Peano di Monterotondo. 19 anni e una determinazione e forza di volontà da vendere.

Dopo anni di danza, a settembre, uno stop forzato a causa di alcuni problemi alla schiena l’ha costretta a dedicarsi solo al nuoto nel tempo libero. La tenacia e le capacità che le sono proprie, oltre ad un ottimo rapporto con i professori, l’hanno accompagnata nel raggiungimento di questi importanti risultati scolastici.
Un esame di maturità eccellente, quello di Sara, che per la prima prova ha scelto senza timore la tanto contestata traccia su Magris.
La normale ansia per la seconda prova di matematica e per la terza prova è svanita con i risultati delle prove scritte, tutte superate con 15/15.
Poi i complimenti dei professori esterni durante la prova orale e finalmente poter tirare un sospiro di sollievo. A conclusione di questo percorso scolastico nella sezione A del liceo scientifico, indirizzo informatico, Sara non ha dubbi su quale sia stato l’anno più difficile: “Al terzo anno due classi sono state accorpate e ci siamo ritrovati a dover riadattare tutti i rapporti interpersonali, non è stato facile, per fortuna i professori sono stati tutti molto bravi e disponibili” racconta.
Studiando una media di cinque o sei ore al giorno, Sara spiega che il segreto è nella forte determinazione, nel desiderio di conoscere: “Ho cercato di trovare qualcosa d’interessante anche nelle materie che amavo di meno”. Su tutte preferisce matematica, non a caso alle scuole medie ha partecipato alle nazionali dei giochi matematici alla Bocconi, insieme all’altra “100 e lode” del Peano Valentina Colò, con cui ha frequentato le scuole elementari e medie a Casali di Mentana.
Oltre a latino e italiano ha uno spiccato senso critico verso la storia dell’arte, tanto che “a sentirla ripetere sembra di essere in un museo” racconta la mamma, fiera. Riguardo alla forte presenza di bocciati nelle scuole, Sara crede sia dovuto allo scarso impegno degli studenti durante l’anno, mentre, sugli aspetti da migliorare nell’istituzione scolastica non ha dubbi: “In generale i professori sono preparati, ma hanno scarsa voglia di insegnare”.
Alla fine di questo percorso scolastico Sara sta riflettendo bene su quale indirizzo scegliere all’università, nell’indecisione tra la facoltà di medicina, quella d’ingegneria civile o gestionale, tenterà tutti e tre i test d’ingresso a settembre.
Il futuro lavorativo è tutto da vedere, l’unica cosa certa è di non voler rimanere a Mentana, dove vive con i genitori: “Monterotondo non mi dispiacerebbe, avendo Roma a due passi e tutte le comodità a portata di mano” e spiega “Non ho pretese di andare all’estero, cercherò di trovare lavoro in Italia, magari studiando fuori solo con delle vacanze studio”.

 

Marta Rossi

 

“Ero preoccupatissima per la terza prova” racconta ricordando le ansie dei giorni della maturità, mentre si sta concedendo un po’ di meritato riposo sulle spiagge della Puglia.
Tra i suoi hobby c’è il pianoforte, che suona da sette anni, ma che ha tralasciato in quest’ultimo anno di grande impegno per lo studio. Valentina, che ha frequentato l’ultimo anno della sezione M, con indirizzo bilingue (inglese e spagnolo), racconta di aver studiato costantemente durante l’anno, circa cinque ore al giorno, e, durante il periodo degli esami, ha trascorso sui libri intere giornate. “Non chiamatela secchiona”, perché non ha affatto tralasciato le uscite con gli amici o con il fidanzato Pierfrancesco Leli, tuttavia l’impegno costante, gli ottimi risultati nelle prove di maturità e una tesina ben strutturata e di forte attualità, hanno contribuito al raggiungimento del suo brillante risultato.
Sei una dei due 100 e lode di tutto il liceo scientifico, te l’aspettavi?
“Ho iniziato a sospettarlo dagli ottimi risultati delle prove scritte. Durante l’anno è stata fondamentale la collaborazione con gli insegnanti, che sono stati molto disponibili sia durante le lezioni, sia per la stesura della tesina e per gli ultimi dubbi prima degli esami”.

Qual era l’argomento della tesina?
“Era una tesina sul lavoro. Partendo dalla riflessione filosofica, e dall’ambito artistico letterario, intendendolo come “realizzazione esistenziale”, ho collegato il lavoro all’attualità, mettendo a confronto gli articoli 1 e 4 della Costituzione e i dati Istat relativi alla situazione italiana, ho cercato di dimostrare il grande divario che c’è tra la teoria e la realtà”.

Qual è stato l’anno più difficile dei cinque? L’insegnamento più prezioso?
“Gli anni più difficili sono stati il terzo e il quinto, per il cambio dei professori e per la maturità. Gli insegnamenti più preziosi sono stati quelli del professor Maurizio Sforza, d’inglese, che ci ha seguiti per tutti e cinque gli anni”.

Il liceo scientifico è scelto da molte persone, la quantità degli iscritti va scemando poi durante gli anni, ci sono state anche molte bocciature, a cosa pensi sia dovuto?
“Credo sia dovuto a una mancanza di studio costante durante il corso dell’anno. Soprattutto al quinto anno, se non si studia da settembre, è già impossibile ripassare tutto il programma a fine anno, ancor peggio studiare gli argomenti per la prima volta”.

Secondo te come si potrebbe alzare il livello di preparazione generale?
“Si potrebbero usare anche i laboratori, che nel nostro liceo, pur essendo attrezzati, sono poco sfruttati. Si dovrebbe offrire una preparazione pratica e non solo teorica. Bisognerebbe aumentare le ore delle materie scientifiche, che sono troppo poche per avere il tempo di concludere il programma ministeriale”.

Cosa farai dopo il quinto? Quale lavoro ti piacerebbe fare da grande?
“Ad aprile ho fatto il test per entrare alla facoltà di economia alla LUISS ed è andato bene, dopo la triennale dovrò specializzarmi, credo sceglierò l’ambito del marketing, ma non so bene cosa voglio fare da grande”.

Cosa ti piace e cosa no della tua città?
“Vivendo a Fonte Nuova, ma in campagna, non la frequento molto. Andando a scuola a Monterotondo esco sempre lì, credo sia una cittadina tranquilla con numerosi luoghi d’incontro, che soddisfa le esigenze dei liceali. Non credo ci sia nulla da cambiare. Da grande, per esigenze lavorative, potrei dovermi trasferire a Roma, ma per ora non ci penso”.

Marta Rossi

 

rachele-cappabiancaRachele Cappabianca è una dei “100” usciti fuori dal liceo Classico e Linguistico “Gaio Valerio Catullo” di Monterotondo, che poi sono tutte ragazze e nemmeno un maschietto.

Rachele, tu quante ore studi per avere voti così alti?
“Direi troppe”.

Qual è il segreto per prendere buoni voti?
“Non apprendere passivamente”.

Quest’anno ci sono state molte bocciature. A cosa pensi sia dovuto?
“Al poco impegno da parte tanto di studenti, quanto di insegnanti”.

In che modo, secondo te, potrebbe essere alzato il livello di preparazione generale e cosa manca?
“Penso che il livello di preparazione degli studenti sia proporzionale a quello degli insegnanti. Quest’ultimi dovrebbero essere in grado di far amare la materia, più che  bersagliarci con mere nozioni. Inoltre come direbbe Ionesco, spesso, la troppa autorità e memorizzazione uccide l’intelligenza, riducendo lo studente ad un automa acritico e privo di stimoli”.

Ti chiamano mai “secchione”?
“Solo il mio ragazzo. Ma lui prende 30 a medicina quindi non conta…”.

Cosa farai dopo il quinto? Quale lavoro ti piacerebbe fare da grande?
“Penso di fare “Linfo”: continuando dunque con le lingue e abbinarle all’informatica. Per quanto riguarda il famelico mondo del lavoro… è ancora un’incognita”.

Cosa ti piace o cosa no della tua città? Pensi di rimanerci a vivere da grande o andrai da un’altra parte? Un’idea per migliorare la tua città.
“Di Mentana? Non mi piace assolutamente niente, la sua importanza storica è stata deturpata da una  miriade di bar e parrucchieri presenti in ogni singolo angolo della “città”, come se non ci fossero altri interessi. Per quanto riguarda poi strade e pulizia urbana rasentiamo i livelli delle Favelas. spero di andarmene da Mentana ma purtroppo non prevedo il futuro. Un’idea per migliorarla? Curarne l’estetica con tanto di servizi efficienti e gente competente ormai in estinzione”.

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