Tivoli – Oculistica, all’ospedale apre l’ambulatorio per la cura delle maculopatie

La degenerazione maculare senile è una patologia che porta a un deterioramento progressivo della vista fino alla perdita della visione centrale. In Italia, dato l’innalzamento dell’età media della popolazione, sono un milione le persone affette da questa patologia.
In ragione di questa incidenza la U.O.C. di Oculistica dell’ospedale di Tivoli diretta dal professor Luigi Zompatori ha predisposto un ambulatorio esclusivamente dedicato ai pazienti affetti da maculopatie.
Il centro, che vanta una certificazione di qualità e conformità attestante l’appropriatezza del percorso diagnostico e terapeutico nel trattamento delle degenerazioni maculari senili, segue e cura i pazienti affetti da questa invalidante patologia nel migliore dei modi. Consente, infatti, tempestività di accesso alle cure, efficienza operativa, presa in carico del paziente durante l’erogazione dei trattamenti e dei follow up.
Il centro, aderente al progetto Olimpo, è in grado di affrontare non solo problematiche cliniche ma anche gestionali che vanno dalle liste d’attesa agli strumenti di cura e assistenza. Ciò significa che i pazienti hanno accesso al centro per la valutazione clinica entro sette giorni dalla richiesta, vengono curati nella seduta operatoria più prossima con assenza di liste d’attesa, godono di assistenza costante durante e dopo il primo ciclo di cura, dispongono di informazioni puntuali su rischi e benefici dei trattamenti proposti.
Grazie alle cure e alla somministrazione intravitreale dei farmaci anti-Vegf l’equipe di Tivoli riesce a dare una speranza di vista e di qualità della vita che fino a qualche anno fa era impensabile: i pazienti prima dell’avvento della terapia intravitreale erano destinati a una ipovisione con conseguenze drammatiche per loro stessi e per la collettività in termini di assistenza e costi.

“Il nostro obiettivo futuro – ha dichiarato il professor Zompatori – è quello di aumentare ancora il numero delle sedute operatorie nei vari distretti in modo tale da soddisfare i bisogni dell’utenza da una parte e dall’altra ridurre i tempi di attesa per contenere la mobilità passiva. Il tutto mantenendo inalterato il livello qualitativo perseguito sino ad ora con tenacia e dedizione”.

 

I numeri della Uoc di Oculistica

La Uoc di Oculistica del San Giovanni Evangelista, punto di riferimento anche per la chirurgia vitreoretinica e della cornea, non si ferma al presidio di Tivoli ma opera su altri due ospedali della Asl RmG: Subiaco e Monterotondo.
Ha svolto nello scorso anno 2046 interventi chirurgici di cui 1200 a Tivoli (411 cataratta in regime ambulatoriale, 442 intravitreali per degenerazione maculare, 347 tra distacchi di retina, trapianti, glaucomi), 576 a Subiaco e 270 a Monterotondo luogo in cui le sedute sono raddoppiate da gennaio 2014. Sono state erogate inoltre 35.000 prestazioni ambulatoriali tra visite, fluorangiografie, OCT, campi visivi, ect.
L’attività svolta nei tre ospedali cerca di soddisfare appieno le esigenze dell’utenza. Benché su indicazione della Regione siano stati eliminati i posti letti di degenza ordinaria e mantenuti solo 4 posti di Day-hospital, nell’ottica di una riduzione della spesa sanitaria, le attività continuano ad aumentare senza variazioni significative sul risultato degli interventi stessi.

 

Cos’è la maculopatia
Il termine maculopatia identifica qualsiasi malattia che colpisce la macula, la zona della retina che serve alla visione centrale distinta (consente di riconoscere i volti, di leggere, di guidare…). Al centro della macula – che si trova a sua volta al centro della retina – c’è la fovea: si tratta di una depressione retinica dove si trova la foveola, la zona centrale più sottile in cui sono presenti solo i coni: si tratta dei fotorecettori – ossia di cellule in grado di trasformare i segnali luminosi in impulsi elettrochimici – responsabili della visione centrale e della percezione dei colori (a differenza dei bastoncelli, utilizzati per la visione notturna, abbondanti nella periferia retinica).
Il sintomo principale delle maculopatie è una caratteristica perdita della funzione visiva: chi è affetto da patologia maculare accusa una perdita di visione al centro del campo visivo (scotoma positivo), da non confondere con la visione di una macchia nera nella zona centrale del campo visivo (scotoma negativo), come denunciato da pazienti colpiti da neurite ottica. Altro sintomo comune nelle maculopatie è la distorsione delle immagini (metamorfopsie). Ad esempio, le righe di congiunzione delle piastrelle non si vedono più diritte. Sintomi di minore frequenza sono le errate percezioni della dimensione degli oggetti osservati.
Per una corretta diagnosi si usa il cosiddetto test di Amsler, una griglia di linee perpendicolari al cui centro compare un piccolo disco nero.
Tra le forme più comuni di maculopatia c’è la degenerazione maculare senile (Amd) che può provocare cecità centrale; è considerata la prima causa di perdita della vista in Occidente (41% dei non vedenti secondo l’Oms).

(Fonte: wikipedia)

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