Calcio – Eccellenza, funziona la cura Marco Ippoliti, il Monterotondo è finalmente guarito

Per rendersi conto della sua competenza basta scorrere il suo palmares di vittorie in club prestigiosi come Marino, Almas, Savio, Albalonga. Con uno di questi club a livello di juniores nazionali ha vinto addirittura il titolo di campione d’Italia. Dino Alessandri, presidente del Monterotondo, ha l’intuizione giusta, quella di affidare il Monterotondo ad un allenatore che potesse risvegliare nella squadra la voglia e la determinazione giusta per rientrare in gioco, per rientrare in un campionato che lo aveva già predestinato alla retrocessione.

Quel campionato di Eccellenza che il Monterotondo ha saputo di far parte soltanto due giorni prima del suo inizio. Ora dopo l’inizio shock serviva un tecnico che dall’alto della sua esperienza potesse riaccendere la squadra. La scintilla giusta tra mister, club e squadra è scoccata il giovedi successivo alla prima partita guidata dal nuovo mister, un 1-5 casalingo con il Fonte Nuova che aveva abbattuto l’autostima dei ragazzi. L’occasione è stata una cena, tutti insieme, per cementare il gruppo, per parlare, per conoscersi meglio, per capire che non poteva finire già ora il campionato della formazione eretina. E gli effetti si sono manifestati immediatamente. A Montefiascone una zampata di Matteo Federici battezza la prima vittoria sotto la guida di Ippoliti. Poi arriva una sconfitta ma immeritata in casa con il Montecelio. Le polemiche per due rigori reclamati nel finale vengono però scalzati dalla seconda vittoria consecutiva in trasferta, sul campo del Grifone Monteverde. Ancora una volta è il “Matador” Matteo Federici a timbrare la rete vincente a otto minuti dalla fine. Il resto è cronaca fresca, arriva la capolista Ladispoli al Fausto Cecconi pensando di ottenere i tre punti facili per rinsaldare la propria leadership ma i calcoli della capolista sono errati. Ancora due reti del Matador eretino costringono il Ladispoli a segnare il passo.
Ora si può confermare con i fatti, questo decisamente è un altro Monterotondo. “Non ho usato alchimie particolari – spiega Marco Ippoliti dal 14 ottobre nuovo allenatore dei gialloblu – ma mi sono limitato a mettere a posto tutto quello che non era in ordine. Ho iniziato dalla retroguardia perché un palazzo si deve edificare sulle fondamenta, e così io ho iniziato a lavorare sulla difesa come prima emergenza. Grande disponibilità da parte di tutti, a iniziare dal nostro portiere Carlo Alessandri. Tutti si sono messi in discussione, tutti stanno lavorando con grande spirito di sacrificio perché se nel calcio non fai così non vai da nessuna parte. Dopo l’imbarcata con il Fonte Nuova la nostra retroguardia ha iniziato ad assestarsi e ora lavora benissimo. Dopo la difesa siamo passati a esaminare il centrocampo insieme al mio validissimo vice allenatore Mauro De Chicchis. Abbiamo esaminato il nostro gioco, abbiamo capito che occorreva studiare bene i tempi di inserimento e devo dire che il reparto è molto migliorato”.
Per quanto riguarda l’attacco fino a quando Matteo Federici avrà questa capacità realizzativa problemi ce ne saranno pochi: “Credo che esistano pochi giocatori che sappiano allenarsi con una grande intensità come fa Matteo. Sta lavorando bene, con grande professionalità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Matteo quando si allena così è inarrestabile”.
Molto merito della rinascita eretina è anche del nuovo ds Francesco Alessandri: “Il suo arrivo ha portato una ventata di professionalità e …Valerio Virga e scusate se è poco”.
E a proposito dell’ex romanista Marco Ippoliti dice: “E’ un grande talento che vuole rimettersi in gioco. Sono sicuro che qui tornerà grande. Domenica scorsa contro il Ladispoli ha giocato una grande partita nonostante avesse la febbre. Da questo si capisce che è un grande giocatore. Io non sapevo nulla, lui non me lo ha detto e io l’ho fatto giocare… per fortuna nostra”.

Sergio Toraldo

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