Tivoli – Arrivano le “Sentinelle in piedi”, una veglia contro le unioni gay

La veglia

L’appuntamento è alle 17:45 sotto l’arco l’arco dei padri costituenti. “Ritti, silenti e fermi sentinelle in piedi tivolivegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”, recita un comunicato sul loro blog. E per un ora, in compagnia di un libro, chi parciperà alla “dimostrazione” resterà in piedi con un lume acceso. Sempre sabato si svolgeranno le medesime veglie nelle città di Varese e Cesena.

 

Chi sono le “Sentinelle in piedi”?

Si definiscono “una rete apartitica e aconfessionale perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica”. Prendono le distanze da realtà come associazioni e movimenti, inquadrandosi come “un metodo, uno stile, una forma di testimonianza che non può escludere nessuno perché riguarda la coscienza di ogni uomo e il desiderio di infinito che tutti – anche chi ci contesta – ha in fondo al cuore”. Insomma, una ricostruzione un po’ pretenziosa di se e di come si portano avanti le prioprie idee, ma che si sta lentamente diffondendo in diverse città italiane.

 

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Contro le unioni gay
In Italia le Sentinelle in Piedi sono nate in difesa della “libertà di espressione” messa in discussione dal ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera e ora al Senato. Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, “il testo – sostengono – è invece fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione”.

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