Tivoli – Parcheggia l’auto e va in ferie, al ritorno trova “nuova” sosta vietata e multa

La storia

Fabio è residente a Villa Adriana. Socio del Cai tiburtino, decide di portare la propria famiglia ad un viaggio organizzato per Cortina D’Ampezzo: “Il 20 luglio alle ore 5:30 ho lasciato la mia macchina al parcheggio pubblico di piazzale del Grande Torino per poi prendere il pullman in partenza alle 6 – racconta Fabio -. Il 27 luglio alle ore 18 circa ritorniamo dalla vacanza e una volta arrivato all’area di sosta trovo una miriade di cartelli stradali di divieto, esposti solo il giorno successivo alla mia partenza, per ‘urgenti operazioni di pulizia’. Di un parcheggio?”. E ovviamente la contravvenzione di 41 euro fatta il 25 luglio. “Non è tanto per i soldi, ma per una questione di principio”; spiega.

 

I ricorsi “bocciati”

Fabio decide quindi di preparare tutto il necessario per far ricorso, sicuro di spuntarla visto che dalla sua ha tutta la documentazione relativa al viaggio. “L’8 settembre scorso è arrivata la risposta da parte del comando dei vigili di Tivoli e con mia grande sorpresa scopro che il ricorso è stato rifiutato”, racconta. Decide quindi di rivolgersi al prefetto: “Allego tutte le giustificazione del viaggio, la certificazione di partecipazione del presidente Cai di Tivoli, il programma del viaggio con la data di partenza e di arrivo, fotografie e reportage pubblicate su mensili locali con la mia foto insieme al gruppo, e attendo fiducioso l’esito del ricorso, pensando che non potesse non considerare la buona fede del cittadino”. E invece niente.

 

La posizione dei vigili urbani

Da parte loro, la polizia locale di Tivoli tiene a precisare che “che è stato rispettata la legge”. “Il codice della strada – continuano – dice che i divieti temporanei di sosta vanno affissi 48 ore prima, questo significa che chi ha parcheggiato deve sapere che nelle successive 48 ore può lasciare l’auto ma trascorso quel tempo dovrebbe accertarsi che in quel luogo si può effettivamente parcheggiare”.

 

Multa raddoppiata

Mercoledì 18 marzo arriva la notifica con la bocciatura del ricorso perché “non sorretto da utili elementi probatori”. “Vi sembra possibile?”, si chiede Fabio, mentre mostra la contravvenzione che, dopo i sei mesi passati per effettuare i due ricorsi, oggi è arrivata a 94,50 euro. “Davvero una cosa al di fuori del normale”, commenta Fabio. E anche se si sente “beffato”, non gli resta che pagare una multa che, secondo lui, ha ricevuto per “errore”.

 

Veronica Altimari

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