Ad annunciarlo il segretario tiburtino dell’Ugl, Massimiliano Asquini, che con le rappresentanze sindacali aziendali di Ugl Sanità, Patrizia Cattaneo ed Alessandro Massa, è da giovedì scorso in presidio insieme ai lavoratori davanti alla struttura in viale Trieste 2.
“Chiederemo all’azienda – ha commentato Asquini – di riaprire un nuovo tavolo di trattativa per evitare il fallimento e la perdita dei posti di lavoro. La situazione è ormai insostenibile – ha aggiunto il sindacalista – i lavoratori sono ormai esasperati e hanno deciso in assemblea di proseguire lo sciopero fino a quando non verranno corrisposti gli emolumenti. Nove mesi senza retribuzione sono un tempo infinito, durante il quale ciascuno ha dovuto comunque far fronte alle spese per la propria famiglia e per raggiungere il posto di lavoro. Ora chiediamo all’azienda un atto di responsabilità per trovare una soluzione condivisa che possa garantire il prosieguo delle attività e restituire ai lavoratori un po’ di serenità”.
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