A Ponte di Nona l’asfalto non c’è più. E come si risolve il problema delle voragini? Chiudendo una strada. E con i fondi bloccati per la manutenzione, la situazione rischia di restare così per molto tempo. L’assessore ai Lavori pubblici del VI municipio, Valter Mastrangeli, racconta una situazione paradossale: “La ditta vincitrice della gara d’appalto non ci ha ancora fornito il documento assicurativo, e senza questo non possono partire i lavori”.
 |
 |
Ma non dovrebbe essere una prerogativa delle ditte che partecipano alla gara? “Non esattamente – continua Mastrangeli – le gare sono state chiuse con la scadenza del precedente bilancio. Abbiamo 435mila euro di fondi destinati alle strade che al momento non si possono utilizzare. Stiamo sollecitando l’azienda a fornire la documentazione, se non arriva non passiamo farci nulla”.
 |
 |
(Transenne aperte e il caos stamattina con le macchine in controsenso)
Mani legate. Vietato nominare la “somma urgenza” perché “non c’è più alcun funzionario che si prende la responsabilità di firmarla visto che negli anni la procedura è stata utilizzata anche dove non serviva”, conclude l’assessore.
Insomma, la buca “Pompei”, come su ribattezzata dagli abitanti di Ponte di Nona, va tenuta così per non si sa quanto tempo, determinando un rischio per la sicurezza degli automobilisti. Senza dimenticare che, forse, se fosse stata riparata la scorsa estate, quando si aprì in modo tanto eclatante, sarebbe costata anche meno.
Veronica Altimari
