Sos processionarie a Guidonia, bimbo di tre anni colpito da forte eritema e bolle

Il bambino di tre anni ha il corpo ricoperto di bolle dopo che ieri pomeriggio, mercoledì 7 aprile, è stato alla Pineta in compagnia della madre e di qualche amichetto. Ora per più di una settimana deve stare a casa ed è sottoposto alla cura di cortisone e antistaminici. Ed è uno dei tanti casi che si stanno verificando in città.

“Ieri pomeriggio stava giocando con un bimbo a pallone, raccoglievano i pinoli quindi in mezzo alla terra, insomma una cosa del tutto normale per bambini di questa età – racconta Luana Dionisio, 45 anni residente a Casa calda -. Io ero seduta ad una panchina poco distante e quando è tornato da me si è presentato con queste bolle. La notte non ha dormito per il prurito, sudava. Non ha la febbre ma la pediatra mi ha detto di tenerlo sotto controllo. Possibile che una persona porta al porto suo figlio al parco e lo deve riportare a casa così?”.

 

La processionaria prende il nome dalla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando processionarie a colleverdeuna sorta di “processione”. Allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatamente limitati, possono provocare una grave reazione allergica. Rappresenta un pericolo relativo per l’uomo, maggiore per cavalli e cani, data la loro natura di brulicare l’erba che, anche solo annusandola, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. Certo un bambino piccolo che sta a contatto con la terra e gli alberi rischia di venirne a contatto, come il caso del figlio di Luana.

“Ci vogliono costringere a tenere i figli chiusi in casa? – continua – in questo comune non si fa prevenzione, questi insetti sono pericolosi e penso che avrebbero dovuto fare una prevenzione per tempo. Se si fosse leccato le mani e avesse ingerito i peli della processionaria, o gli fossero finiti negli occhi, avrebbe potuto davvero essere grave”.

E l’allarme processionaria arriva anche dal suo medico. “Mi ha detto che ne ha molti in queste condizioni, non è giusto – sottolinea Luana -. Ieri alla Pineta c’era tanto bimb, cosa dovremmo fare noi genitori? Tenerli legati? Non è giusto, i bambini vanno tutelati, come gli animali. Dicono che Guidonia è la città dei parchi? Ma quale città dei parchi?”.

 

La denuncia di Luana sui social sta raccogliendo le testimonianze di cittadini provenienti da molti quartieri, a dimostrazione che è un problema diffuso: da Colle Fiorito al parco del Convento di Montecelio. Già lo scorso 18 febbraio, Tiburno.tv raccolse l’allarme lanciato dai residenti di Colleverde che, molto prima del tempo, avevano notato i marciapiedi pieni di questo insetto (nella foto in alto a sinistra). Che cosa si è fatto per affrontare il problema? Apparetemente niente. Mentre i cittadini stanno provando in tutti i modi ad essere ascoltati dagli uffici comunali. 

Ve. Al.

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