Lazio: Varato Nuovo piano Sociale Regionale Innovazione dei processi e cura delle persone

Questo strumento evidenzia profonda attenzione ai bisogni dei cittadini del Lazio, ricostruendo quella continuità assistenziale tra aspetti sociali e sanitari a lungo inseguiti negli anni passati” dichiara Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del PD. “Le innovazioni introdotte rappresentano l’idea di comunità che l’Amministrazione regionale ha sempre difeso e sostenuto: una società coesa in cui ci si prende cura dei più deboli e nessuno viene lasciato indietro. Un bene comune – aggiunge – da proteggere e valorizzare”.?Otto obiettivi per sostenere le persone, le famiglie e i gruppi a maggior rischio di esclusione sociale. Più investimenti per contrastare la povertà, attraverso misure integrative del reddito di inclusione da poco approvato dal Parlamento; reti di solidarietà per aumentare la coesione delle comunità locali, migliorando il lavoro tra i soggetti che hanno responsabilità socio-assistenziali, compresi i destinatari degli interventi e le loro famiglie; potenziamento dei servizi domiciliari e di prossimità, per ridurre l’isolamento e la solitudine delle persone a maggior rischio di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone anziane e con disabilità; qualità dell’assistenza garantita con l’introduzione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali, per assicurare servizi di qualità in tutti i territori in modo omogeneo in tutto il Lazio, diminuendo le incertezze in merito al diritto alle prestazioni sociali e sociosanitarie; punti unici di accesso ai diversi servizi, per renderli più accessibili a tutte e a tutti, e consentire di accedere più facilmente ai servizi sociali, soprattutto per le persone più esposte al rischio di emarginazione sociale, attraverso l’integrazione dei sistemi di welfare; favorire l’autonomia personale, evitando ogni forma di dipendenza assistenzialistica e aumentando l’appropriatezza, la qualità e l’efficacia degli interventi, in una logica di welfare generativo mediante l’adozione di misure che aiutino le persone evitino ogni forma di dipendenza assistenzialistica; maggiore programmazione e valutazione dei servizi, per migliorare l’efficienza del sistema mediante l’adozione di metodi rigorosi; più trasparenza e dati affidabili per incrementare la disponibilità e l’utilizzo di informazioni tempestive che consentano una buona programmazione e gestione del sistema dei servizi sociali e sociosanitari.?Ricadute concrete su tutte le tipologie di servizi. In particolare, saranno potenziati i servizi per le persone anziane, come quelli di semiresidenzialità e di assistenza domiciliare, grazie all’utilizzo del Fondo sociale europeo; sono previsti anche investimenti per favorire l’autonomia delle persone con disabilità ed evitare situazioni di isolamento ed emarginazione, con il rafforzamento dell’integrazione tra servizi sociali e sanitari; sarà predisposto inoltre un Piano regionale per l’infanzia e l’adolescenza, con l’obiettivo di supportare maggiormente le famiglie affidatarie e adottive attraverso la rete dei Centri famiglia regionali, in corso di istituzione.?Interventi di promozione delle nuove generazioni. Co-housing per studenti e lavoratori fuorisede, orientamento e inclusione lavorativa, servizio civile, contrasto alla dispersione scolastica e alle devianze; proseguirà il rafforzamento della rete di contrasto alla violenza di genere, già avviata con il raddoppio delle strutture di accoglienza realizzato negli ultimi anni. Verranno garantite nuove modalità di coprogettazione e partecipazione alla gestione dei servizi sociali tra amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore, in un’ottica di maggiore trasparenza, e saranno supportate forme di programmazione partecipata e di coinvolgimento degli utenti dei servizi.

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 Comunicazione istituzionale

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