Tutto è iniziato quando l’auto dei due, di origine napoletana, è stata sequestrata e trattenuta presso un deposito giudiziario di Fonte Nuova. Dopo averla ritirata, i due si sono presentati presso gli uffici della ditta concessionaria per lamentare presunti danneggiamenti e parti mancanti.
Gli impiegati hanno risposto ribadendo la conformità dello stato del mezzo, così come riportato sul verbale di affidamento ma i due uomini hanno iniziato a minacciarli -anche di morte- e hanno preteso di parlare con il titolare della ditta, ubicata a Villa Adriana.
Subito è scattata la richiesta di aiuto alla Centrale Operativa dei Carabinieri che ha così bloccato i due prima che entrassero nella ditta. Di conseguenza è scattata la perquisizione e i due sono stati trovati in possesso di una pistola calibro 6.35 e sette proiettili nascosti all’interno dell’abitacolo dell’auto in cui viaggiavano. La pistola aveva la matricola abrasa.
Il 30enne è finito nel carcere di Rebibbia mentre il 43enne si trova agli arresti domiciliari.