L’assessore all’Ambiente se l’è presa comoda e soltanto lunedì 19 febbraio alle ore 11 ha deciso di divulgare un comunicato per invitare i cittadini “a collaborare” conservando a casa le bottiglie fino al ripristino del servizio.
Ma durante quei 17 giorni di tempo necessari a Tiziana Guida per meditare, ogni quartiere di Guidonia Montecelio si era già trasformato in una discarica a cielo aperto di bottiglie.
In questi giorni i nostri lettori ci hanno inviato decine di segnalazioni corredate da fotografie di ogni singola piazzola in cui sono ubicate le campane per il vetro.
Abbiamo cominciato questa carrellata con piazza Aldo Moro all’Albuccione, ora il viaggio prosegue verso Le Cementerie di Guidonia.
Nella foto, in alto a sinistra, ecco come si presenta largo Mattei, zona Cementerie.
Una rubrica/tour che chiameremo per l’occasione “Guidonia Montecelio è un posto di m…”, parafrasando la performance radiofonica di Tiziana Guida in versione speaker durante una trasmissione andata in onda su “Radio Cigliano” il 10 giugno 2017, pochi giorni prima di ricevere la delega all’Ambiente dal sindaco Michel Barbet.
Proprio in quell’occasione l’assessore-speaker apostrofò in tal modo la città che oggi le permette di arricchire il suo curriculum e il suo conto corrente.
“Allora, io mi chiedevo una cosa l’altro giorno, il Comune più grande d’Italia -esclusi i capoluoghi di provincia- è Giugliano in Campania che è un posto di m… eh… cioè, mediamente brutto. Mediamente molto brutto. Ha tanti abitanti. Ma vai ad abitare in un posto brutto? Perché c’è ‘sta voglia? Il secondo Comune più grande d’Italia, dopo Giugliano in Campania, è Guidonia Montecelio altro posto di m… Bello, beh, insomma, particolare”, questa è parte della dichiarazione di Guida. A questo link l’intera trasmissione mentre qui è possibile vedere solo il minutaggio corrispondente che abbiamo estrapolato.
Le foto documentano il suo operato da assessore, criticato lunedì pomeriggio 19 febbraio in Consiglio comunale dall’opposizione che ha tirato in ballo il video. Lei sulla sua pagina Facebook si difende maldestramente mischiando pubblico (delega assessorile e trasmissione presente su YouTube) e vita privata.
Il sindaco Michel Barbet tace. E acconsente.
