Guidonia – “Ragnatela”, dopo Pucci libero anche Rocchi

L’altro dopo undici mesi di detenzione a casa poteva uscire ma con l’obbligo di firma.

Ora sono liberi Gilberto Pucci e Maurizio Rocchi, l’ex dirigente comunale alle Finanze e il funzionario del settore Ambiente arrestati il 20 aprile 2017 nell’ambito dell’operazione “Ragnatela”.

Lo ha deciso il Presidente della Sezione penale del Tribunale di Tivoli Nicola Di Grazia che ha accolto le richieste dei rispettivi legali di fiducia, gli avvocati Alfredo Scaccia e Augusto Colatei, nonostante il parere contrario da parte della Procura diretta da Francesco Menditto.

Mercoledì 20 giugno è stato scarcerato Pucci e nell’ordinanza di liberazione il giudice Di Grazia evidenzia che l’ex dirigente ha trascorso oltre un anno e due mesi in custodia cautelare e soprattutto che dal 12 maggio ha scelto di scontare la pena ai domiciliari a Venezia, molto distante dall’ambiente in cui sono maturati i fatti, per cui a parere del Presidente non può reiterare il reato.

Tuttavia per Gilberto Pucci vige il divieto di dimora a Guidonia Montecelio dove potrà accedere soltanto dopo l’autorizzazione del giudice.

Sabato 23 giugno lo stesso Di Grazia ha revocato la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria applicata dal 30 marzo nei confronti di Maurizio Rocchi, ritenendo cessate le esigenze cautelari in quanto parte non trascurabile dell’istruttoria dibattimentale si è già svolta.

Almeno in teoria il funzionario può tornare a lavoro in Comune.

Vale la pena ricordare che il 7 luglio prossimo scadono i termini della misura cautelare per gli altri arrestati nell’operazione “Ragnatela”, il vicesindaco Andrea Di Palma, il dirigente Gerardo Argentino e l’impiegato Michele Maccaroni.

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