GUIDONIA – Salme in deposito da 4 anni, rischio infezioni al cimitero

Dopo l’esposto del gestore, ultimatum dell’Asl al sindaco per evitare contagi Covid: collaudare i loculi pronti e bonificare il magazzino. E Barbet traccheggia

Quando gli ispettori hanno aperto la porta devono aver sgranato gli occhi. Davanti si sono ritrovati la stessa scena rilevata tre anni e mezzo prima. Centinaia di casse di zinco in parte disposte su una struttura metallica e in parte accatastate a terra una sull’altra, alcune addirittura danneggiate, diverse casse di legno in attesa di essere trasferite al Crematorio.

Una situazione di degrado igienico sanitario identica a quella verbalizzata nel 2016 a fronte di circa tremila fornetti pronti per accogliere le salme dei defunti. Insomma, una situazione di rischio per la salute pubblica. Per questo il 13 maggio scorso il Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 5 ha sollecitato l’amministrazione comunale a liberare il deposito cimiteriale di Montecelio per scongiurare epidemie e dare degna sepoltura ai defunti collaudando i 2060 loculi e i 665 ossari realizzati dalla Socim srl gestore del camposanto per 25 anni.

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La nota sottoscritta dal Dirigente medico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Luca Enrico Ruscitti è stata indirizzata al sindaco Michel Barbet e per conoscenza a Innocenzo Morasca, amministratore della Socim. E’ stato proprio l’imprenditore a sollecitare con un esposto l’intervento dei Tecnici della Prevenzione che il 6 febbraio scorso hanno effettuato un sopralluogo all’interno del locale interrato di circa 100 metri quadrati sottostante la cappella del cimitero dotato di un impianto forzato dell’aria che al momento dell’ispezione era fuori uso.

All’interno 195 salme contenenti resti mortali provenienti da operazioni di esumazioni ed estumulazioni, oltre ad alcune casse di legno lasciate in deposito in attesa della cremazione. Nella nota al sindaco il Dirigente Asl sottolinea che “in un periodo peraltro condizionato dall’emergenza sanitaria Covid-19” Barbet è tenuto a far predisporre con urgenza gli atti necessari ad eliminare gli inconvenienti igienico-sanitari riscontrati con un intervento di sanificazione, sterilizzazione e pulizia, oltre che – ovviamente – con la rimozione delle casse.

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Dal 13 maggio è trascorso un mese: il collaudo dei loculi non è più procrastinabile.

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