TIVOLI – Stacchini, bonifica coi soldi pubblici: la Regione dice no

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Antonio Picarazzi:

“Oggi si è tenuta l’audizione congiunta con le Commissioni Regionali Ambiente e Urbanistica.

L’Audizione era stata chiesta dall’Associazione Ambiente Trasparente Onlus e dal suo Presidente Giorgio Schiavon per evidenziare i gravi fatti connessi con le decisioni relative all’area Stacchini che il Comune di Tivoli si appresta a discutere il giorno 11 settembre 2020 nel corso del previsto Consiglio Comunale.

Ho partecipato all’Audizione in qualità di Consulente della stessa Associazione e insieme a me ha partecipato anche Marco Giardini, Naturalista, Botanico e Docente della Materia.

Proietti vorrebbe approvare un progetto che prevede:

1) Variante Urbanistica da 900.000 metri cubi a 2.100.000.

2) Finanziamento della Bonifica dell’Area con Sovvenzioni Pubbliche ( Valore di trasformazione garantito proprio dalla Variante. Trattasi di qualcosa come 5 milioni di euro ).

3) Riconoscimento dell’Interesse Pubblico al fine di garantire interessi privati molto corposi ( Utile netto dell’operazione per il Privato pari a circa 60 milioni di euro ).

4) Superamento dei Vincoli Ambientali e Paesaggistici ( SIC/ZSC, Aree Boschive, Sink Hole, Area fluviale dell’Aniene ) proprio grazie all’interesse Pubblico sbandierato a sostegno degli interessi privati che vi si celano dietro.

Abbiamo ribadito che l’Interesse Pubblico è rappresentato dalla Bonifica dell’Area, in tempi rapidi e certi, e non dalla speculazione Immobiliare .

Abbiamo altresì proposto il riconoscimento dell’Area come Parco Ambientale e delle Differenze Biologiche al fine di collegarla ad un ampio progetto di riqualificazione e sviluppo ecocompatibile e sostenibile collegato con il Parco Termale, l’Area Protetta dell’Inviolata e il Parco dei Monti Lucretili.

All’Audizione era presente il Capogruppo del PD alla Pisana Marco Vincenzi che si è espresso chiaramente a favore delle nostre tesi evidenziando le palesi illegittimità e contraddizioni presenti nell’iter decisorio scelto dall’Amministrazione Proietti.

In particolare ha ribadito quanto da noi affermato: Non è possibile finanziare la Bonifica con soldi pubblici e consentire al Privato di realizzare un profitto finale di 60 milioni di euro millantando un Interesse Pubblico diverso da quello reale.

L’Assessore Regionale all’Urbanistica, Dott. Valeriani, ha evidenziato che non c’è ancora alcun atto formale da parte del Comune di Tivoli, che ha le competenze sulla pianificazione: si tratta di un’operazione che riguarda un sito di interesse comunitario, su cui non si può intervenire senza la preventiva autorizzazione del ministero. Per certificare il rilevante interesse pubblico serve non solo il parere del Comune, ma anche della Regione, che proprio accanto all’area in questione vuole realizzare un grande polo sanitario. Dall’amministrazione regionale, insomma, si prospetta un parere decisamente negativo. ( Fonte Comunicato Stampa della Regione Lazio del giorno 8 settembre 2020 ).

La direzione regionale Rifiuti, concludendo la seduta, ha ribadito di aver fatto già presente al Comune di Tivoli le criticità del progetto, in particolare sulla bonifica del sito e sull’incidenza sull’area di interesse comunitario ( Fonte Comunicato Stampa della Regione Lazio del giorno 08/09/2020 ).

E’ intervenuta anche l’Assessore Cordoni in rappresentanza del Comune di Tivoli.

(…).

Ricordo a tutti che le due società che hanno avanzato la proposta a Proietti sono in stato di Liquidazione e finanziariamente decotte, tanto che la stessa Delibera di Proietti sostiene che la soluzione proposta è l’unica possibile in mancanza di disponibilità economiche e finanziarie.

Ora immaginiamo che a Tivoli ci siano almeno venti proprietari di terreni che risultano incolti e inquinati.

Secondo Proietti, sulla base di questa incommentabile vicenda, l’unica soluzione possibili per risolvere la relativa Bonifica e la conseguente messa in sicurezza delle Aree sarebbe garantire ai Proprietari semplicemente delle Varianti Urbanistiche e di utilizzare i contributi straordinari pubblici connessi con il relativo Valore di Trasformazione, definito proprio grazie all’applicazione delle varianti, per procedere alla Bonifica, il tutto sventolando l’interesse Pubblico connesso con i danni alla Salute Collettiva causati proprio dallo stato di abbandono e di inquinamento di quelle aree.

OGGI LA REGIONE HA DETTO NO!!!.

La PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI PAGA SEMPRE”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.