Il sicario di Caligola

Protogene, annotava i nomi delle persone destinate a sicura morte.

La storia è, purtroppo, ricca di spietati assassini. Uno dei più prolifici è senza dubbio Richard “Iceman” Kuklinski, assoldato dalla mafia italoamericana negli anni Settanta del Secolo Breve. Il nomignolo gli viene dato dai media, che lo indicano come “l’uomo di ghiaccio” perché il primo cadavere a lui ricondotto è  stato tenuto congelato per due anni in un frigorifero. “Crazy Joe“, affiliato alla famiglia Profaci a New York, negli anni Sessanta dello scorso secolo, uccideva anche senza motivo fino a quando viene “liquidato” dai killer della famiglia Colombo. Altro sicario noto e temuto è Michelotto Corella, feroce assassino spagnolo, nonché  luogotenente di Cesare Borgia. Andando ancora più indietro nel tempo giungiamo a Protogene: infallibile killer dell’imperatore Caligola, che era solito tenere con sé due libri, che egli chiamava La spada e Il pugnale, nei quali erano annotati i nomi delle persone destinate a sicura morte. Il temuto sicario, molto probabilmente in principio era uno schiavo,  conclude la sua carriera criminale quando Claudio decide di mandarlo a morte, dopo aver rinvenuto i suoi libri insieme a una gran quantità di veleni.    

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