Dirty Dancing

Liberi tutti ma non nelle discoteche

 Un’Italia in bianco ma senza balli

 

Il tempo del “liberi tutti” si avvicina e da lunedì, per la prima volta da quando a novembre è entrato in vigore il sistema dei colori, saranno tre le regioni in zona bianca: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Addio allora alle restrizioni ad eccezione del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina. Una situazione che a metà giugno potrebbe estendersi a più della metà del Paese, compreso il Lazio.

Riprenderanno dunque tutte le attività, non ci sarà più il coprifuoco e saranno anticipate le riaperture di tutti quei settori la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.

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Al momento restano ancora off limit le discoteche ma il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo sta valutando la possibilità della loro riapertura.

Nei giorni scorsi il presidente dell’associazione intrattenimento di Ballo e Spettacolo, Maurizio Pasca, aveva offerto la disponibilità ad organizzare open day anche nelle discoteche e consegnato un protocollo sulle riaperture in sicurezza prevedendo l’utilizzo della mascherina senza la necessità del distanziamento sociale. Oltre all’obbligatorietà del green pass (certificato vaccinale, tampone o attestato di guarigione), è ipotizzato anche l’utilizzo di materiali mono uso, la tracciabilità attraverso l’acquisto dei biglietti online e la sanificazione dei locali.

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