Si chiama regolite e potrebbe garantire la vivibilità sulla luna

La chimica lunare fornisce acqua

Piccolo passo per l’uomo

Si chiama regolite e potrebbe essere il materiale giusto per garantire vivibilità sulla Luna.

Vi ricordate le impronte lasciate dall’astronauta Armstrong sulla superficie lunare nella storica Missione dell’Apollo 11 nel 1969? Ecco, quell’orma è stata fissata sulle regolite, cioè su quello strato superficiale di sedimenti che compongono la superficie del nostro satellite.

Tutta quella polvere nonché i frammenti di materiale potrebbero dare origine all’acqua.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di lavoro del Politecnico di Milano. Scaldando una imitazione terrestre della regolite a centinaia di gradi e facendola reagire con una miscela di idrogeno e metano, l’equipe è riuscita ad estrarre ossigeno che, miscelato poi in un secondo reattore, ha prodotto acqua per una massa pari a circa un decimo di quella della regolite iniziale. Ed è proprio l’acqua a garantire l’abitabilità della luna naturalmente arida se si escludono depositi di ghiaccio sepolti nei crateri del polo sud.

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