GUIDONIA - Omissione di atti d’ufficio, assolto il dirigente

Paolo Cestra ha consegnato i documenti al cittadino dopo un anno dalla richiesta: secondo il Tribunale non è reato. Intanto l’architetto ha vinto il concorso a Marino e nei prossimi giorni lascia l’amministrazione Barbet per trasferirsi a Latina

Gli erano stati richiesti i documenti per tre volte ma dopo oltre un anno di attesa non aveva risposto e c’era voluta una denuncia per spronarlo a consegnarli.
Eppure, si tratta di un comportamento legittimo. Così il Tribunale di Tivoli ha scagionato il dirigente all’Urbanistica del Comune di Guidonia Montecelio Paolo Cestra dall’accusa di omissione di atti d’ufficio. Il Collegio ha infatti assolto il funzionario perché il fatto non costituisce reato smantellando di fatto l’impianto accusatorio della Procura basato sulla denuncia presentata il 25 luglio 2018 dal 53enne imprenditore guidoniano Stefano Pascucci, amministratore unico della “Telpa srl”, la società proprietaria del fabbricato a 5 piani antistante “Villa Cornetto” e confinante col “Consorzio F6” di Bartolomeo Terranova.
Un anno prima Pascucci aveva fatto ricorso al Tar del Lazio e aveva richiesto una serie di documenti per contestare davanti ai giudici amministrativi la legittimità della convenzione urbanistica per la realizzazione del Programma integrato in zona F6 stipulata il 21 gennaio 2016 tra il patron delle Terme e l’ex dirigente comunale Angelo De Paolis, già arrestato nell’indagine cosidetta “Mafia Bianca” e condannato a tre anni 4 mesi per associazione a delinquere e corruzione.
In particolare Pascucci chiedeva le carte relative al procedimento espropriativo della sua area ubicata tra viale Roma e via delle Genziane dove insiste il fabbricato a 5 piani adiacente il “Mc Donald” e il distributore “Icm”.
Così il 15 maggio 2017 il costruttore presentò la prima richiesta di accesso agli atti all’allora dirigente all’Urbanistica Paola Piseddu che sei mesi più tardi fu trasferita ad altro settore, per cui il titolare della “Telpa srl” tornò alla carica col suo successore, il 57enne architetto Paolo Cestra.
La prima domanda protocollata il 9 dicembre 2017 non ottenne risposta e non andò meglio con le istanze successive datate 11 maggio 2018 e 16 luglio 2018: Cestra non rispose nemmeno per esporre le ragioni del ritardo e della mancata consegna.
A quel punto Stefano Pascucci si presentò in Procura riferendo di come per un anno in Comune gli fossero stati negati i documenti del Consorzio F6” composto dalla “D’Este Immobiliare srl” di Bartolomeo Terranova.
Documenti che l’imprenditore ha ottenuto soltanto dopo la notifica dell’avviso di garanzia al dirigente Paolo Cestra: un atto tardivo secondo il pubblico ministero Lelia Di Domenico che ritenne sussistere gli elementi per processarlo, tant’è che l’11 dicembre 2019 il Giudice per l’udienza preliminare Sabina Lencioni accolse la richiesta del magistrato e rinviò a giudizio il 56enne architetto per omissione di atti d’ufficio. Omissione che a parere del Tribunale è avvenuta ma non è penalmente perseguibile.
“Mi aspettavo l’assoluzione perché non ho commesso reati – commenta l’architetto Cestra – Si trattava di un fascicolo che ho ereditato dal mio precedessore: la prima richiesta di accesso agli atti era datata maggio 2017, ma io ero stato assunto in Comune a ottobre 2017”.
Nel frattempo ieri, giovedì 8 luglio, il Comune di Latina ha disposto l’assunzione di Paolo Cestra come dirigente tecnico, essendo il primo degli idonei nella graduatoria del concorso pubblico bandito dal Comune di Marino nel 2019.
Pertanto l’architetto nei prossimi giorni lascerà l’incarico fiduciario conferitogli dal sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet che dovrà trovare un sostituto.

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