GUIDONIA - Ladri in azione, furto alla Onlus che aiuta i poveri

Ieri sera ignoti hanno preso d’assalto la sede de “Il Gabbiano Laborioso” vicino alle cementerie: dal magazzino sono sparite diverse centinaia di confezioni di olio, parmigiano, caffè e scatolame che ogni settimana vengono distribuite ad oltre 200 famiglie bisognose

 

Da 15 anni è un punto di riferimento per le famiglie bisognose con la distribuzione di derrate alimentari. Derrate che hanno allettato anche i balordi di turno. Così ieri, mercoledì 25 agosto, ignoti hanno preso di mira e svaligiato il magazzino de “Il Gabbiano Laborioso”, l’associazione di beneficenza con sede in via San Luigi Gonzaga 6, nei pressi delle cementerie Buzzi-Unicem di Guidonia. Il furto è stato segnalato alla Polizia, dove il Presidente della Onlus Bruno Fratini presenterà formale denuncia con l’elenco dettagliato dei beni alimentari trafugati.

Secondo le prime informazioni raccolte da Tiburno, la scoperta del furto è avvenuta verso le ore 19 di ieri sera da parte di un collaboratore dell’associazione. Il volontario, mentre passeggiava col cane, ha notato la cassetta della posta divelta, si è avvicinato alla struttura e si è reso conto dell’effrazione. A quel punto, ha allertato gli altri volontari che sono immediatamente accorsi e davanti ai loro occhi si è palesata una scena da dimenticare.

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I malviventi, intrufolatisi nel magazzino al piano terra forzando prima una finestra e poi un paio di porte, avevano messo i locali a soqquadro, probabilmente per cercare denaro contante. Stando a una prima verifica, i balordi hanno trafugato diverse centinaia di confezioni di olio, parmigiano, caffè e scatolame.

Ma non è finita. Infatti i volontari hanno trovato alcuni scatoloni pieni di derrate sul retro del magazzino davanti ad un buco sulla recinzione realizzato appositamente per fuggire nei campi adiacenti. Altri scatoloni zeppi di olio, parmigiano e scatolame erano stati invece assiepati sul lato anteriore del magazzino.

Le ipotesi sono due: o i ladri sono stati disturbati dall’arrivo del collaboratore, oppure viaggiavano con un mezzo a bordo del quale non c’era spazio per tutta la refurtiva e sarebbero tornati a caricare il resto durante la notte.

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