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Un altro allarme sui consumi: ripresa forse a fine 2022

Quella la data secondo cui potrebbero ritornare ai livelli pre-Covid secondo la Confesercenti

Per i suoi primi 50 anni, la Confesercenti, oltre ad aver radunato attorno a sé un team caratterizzato dai principali leader politici, da Meloni a Conte, da Salvini a Letta, lancia l’allarme sui consumi, che secondo le stime dei suoi analisti ritorneranno a livelli pre-Covid solo a fine 2022, poiché la pandemia ha impoverito gli italiani e il reddito medio delle famiglie sarà ancora 512 euro inferiore a quello del 2019, con una perdita di acquisti calcolata tra 35 e 40 miliardi annui. Insomma, la ripresa “sarà più lenta di quella del Pil” secondo la Confesercenti. Nell’incontro è stata poi sottolineata l’importanza di intervenire sui big delle vendite online, essendoci in atto una “distorsione della concorrenza” poiché loro pagano 5 volte meno tasse rispetto ai negozi “fisici” per i quali un miliardo di fatturato genera 49 milioni di imposte versate in Italia, mentre per loro lo stesso importo ne genera solo 10 milioni”, ha detto la presidente nazionale dell’associazione Patrizia De Luise.

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