Il magistrato scrittore “racconta” il caso Orlandi

In questa vicenda non sono mancati sviluppi recenti che tirano in ballo presunti appartenenti ai servizi segreti, che puntano l’indice contro il riciclaggio di denaro “sporco” collegato al rapimento di Roberto Calvi e al crack del Banco Ambrosiano.

Il “caso Orlandi” uno dei più oscuri misteri italiani si trasforma in un libro scritto dal magistrato Giancarlo Capaldo, che ha indagato sulla drammatica vicenda della giovane cittadina vaticana. “La ragazza scomparsa” edito da Chiarelettere racconta sotto forma di finzione, la vera storia del rapimento di Emanuela Orlandi. La vicenda narrata è caratterizzata da intrighi tra Vaticano, Banda della Magliana, finanzieri, massoni, politici e alti prelati. Rammentiamo che la sparizione di Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, è avvenuta a Roma il 22 giugno 1983. Secondo una pista investigativa lontana da IOR, Banda della Magliana e Banco Ambrosiano la sfortunata ragazza sarebbe stata attirata e uccisa in un giro di festini a sfondo sessuale in cui sarebbero stati coinvolti esponenti del clero, un gendarme vaticano e personale di un’ambasciata straniera presso la Santa Sede. In questa vicenda non sono mancati sviluppi recenti che tirano in ballo presunti appartenenti ai servizi segreti, che puntano l’indice contro il riciclaggio di denaro “sporco” collegato al rapimento di Roberto Calvi e al crack del Banco Ambrosiano. Purtroppo, questa pare proprio essere una storia senza fine.

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FGI

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