TIVOLI – Giudice di Pace senza personale, cancellerie chiuse

La serrata di oggi è solo l'ultima di una lunga serie. Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati scrive al Ministro Cartabia

Quattro impiegati e tre magistrati a fronte di un bacino di 600 mila utenti. E’ la situazione in cui versa l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli che oggi, giovedì 7 aprile, ha registrato la chiusura delle cancellerie proprio per la cronica carenza di personale amministrativo.

Si tratta dell’ultima di una lunga serie di chiusure, come denunciato a più riprese da David Bacecci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli. Proprio oggi Bacecci ha inviato un accorato appello al Ministro della Giustizia Marta Cartabia, al Presidente della Corte di Appello di Roma e Presidente del Consiglio Giudiziario Giuseppe Meliadò, a tutti i Componenti del Consiglio Giudiziario, al Presidente della VII Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura e ai Sottosegretari alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e Anna Macina.

L’obiettivo di Bacecci è di essere ricevuto per affrontare e trovare soluzioni ai problemi gravissimi che affliggono sia l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli che il Tribunale di Tivoli.

Con dispiacere e rammarico – scrive il Presidente degli Avvocati tiburtini – sono costretto, per dovere istituzionale e come cittadino che usufruisce del servizio giustizia nel circondario del Tivoli, a dover segnalare, ancora una volta, la gravissima situazione in cui versa l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli che per la gravissima carenza di personale amministrativo non riesce a garantire i servizi essenziali per l’esercizio della Giurisdizione.

Sono rimaste in servizio quattro unità di personale amministrativo e tre Giudici di Pace che devono amministrare giustizia per 600 mila cittadini. Nessun altro commento”.

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I fatti – prosegue l’avvocato Bacecci – sono noti alle Signorie Vostre Illustrissime avendo, da diversi anni, denunciato la situazione ma non avendo avuto alcun riscontro concreto.

Ad onor del vero ho avuto riscontri formali dal CSM in data 13.11.2020 e in data 11.2.22 a due mie diverse segnalazioni riguardo sempre la carenza di organici. Purtroppo riscontri concreti alla situazione gravissima dell’Ufficio del GdP di Tivoli non vi sono stati”.

L’esercizio della funzione giurisdizionale per gli affari di competenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli – scrive ancora il Presidente Bacecci – è solo formale e virtuale non potendo rispondere ai criteri minimi di efficienza e produttività. In tutte le Sedi viene ribadita la necessità di recuperare un rapporto di fiducia tra istituzioni, sistema giustizia e cittadini ma nessun segnale arriva dalle Autorità interessate a prendere in considerazione la situazione dell’Ufficio del GdP di Tivoli.

Infatti l’inefficienza dell’Ufficio del GdP di Tivoli ha ingenerato nella cittadinanza un’assoluta sfiducia nei confronti dell’Ufficio Giudiziario che è chiamato a risolvere quelle controversie e quelle conflittualità che comunemente, ma ritengo maldestramente, vengono definite “bagatellari” che invece così tanto incidono sulla vita delle persone.

Per recuperare la fiducia dei cittadini verso il sistema giustizia è necessario ripartire dalle basi e il primo Ufficio Giudiziario è proprio quello del Giudice di Pace così tanto trascurato”.

Concludo, ancora una volta, con un accorato appello alle Signorie Vostre – si legge nella lettera di Bacecci al ministro Cartabia – affinché si possa valutare organicamente e tempestivamente la situazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli intervenendo con misure straordinarie per coprire immediatamente la carenza degli organici amministrativi e quello dei Giudici di Pace invitando nuovamente a rivedere la pianta organica per renderla adeguata all’effettivo carico di lavoro e al bacino di utenza”.

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Nella sua lettera il Presidente David Bacecci accenna anche alla situazione del Tribunale di Tivoli e al prossimo trasferimento di 5 magistrati.

Devo necessariamente segnalare che, dopo aver visto con soddisfazione l’aumento della pianta organica dei Magistrati (ancora non adeguata all’effettivo carico di lavoro come preso atto dal CSM con nota dell’11.2.22) e con fiducia e speranza intraviste prospettive nuove per l’Ufficio Giudiziario di Tivoli in termini di efficienza e qualità, il prossimo trasferimento di ben 5 magistrati (su 29 ovvero 1/6) porterà, inevitabilmente, ad un gravissimo, ulteriore, rallentamento dell’attività giudiziaria; rallentamento che il Tribunale di Tivoli non si può permettere e che va a vanificare tutti gli sforzi fin qui compiuti.

Sul punto si segnala la necessità che vi sia un’immediata copertura dei posti vacanti che vada a sostituire Magistrati di grande qualità e di comprovata esperienza con altrettanti Magistrati aventi le stesse caratteristiche professionali oltre a dotare il Tribunale di Tivoli di almeno un altro Presidente di Sezione”.

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