TIVOLI – Morsi e scarpe in testa all’ex, a processo il chirurgo del Papa

Luigi Sofo accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia da un’avvocatessa tiburtina

Meno di un anno fa il suo nome era associato all’intervento al colon a cui è stato sottoposto Papa Francesco. Da tre giorni, invece, tutte le testate nazionali ne raccontano una disavventura giudiziaria in cui è accusato di lesioni, maltrattamenti in famiglia e accesso abusivo al sistema informatico.

Lui è il Dottor Luigi Sofo, 66enne, stimatissimo esperto in chirurgia addominale, assistente del Professor Sergio Alfieri durante l’operazione al Santo Padre, eseguita il 4 luglio 2021 al Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

A trascinarlo sul banco degli imputati del Tribunale di Roma è un’avvocatessa di Tivoli, che per dieci anni avrebbe convissuto col professionista nella Capitale.

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La 48enne tiburtina lo ha infatti denunciato per presunti episodi di comportamenti violenti, fisici e verbali, avvenuti dal 2017 in poi, dopo dieci anni di relazione.

Tra gli episodi agli atti del processo per lesioni e maltrattamenti ce ne sarebbero due di particolare rilevanza.

Il primo durante il pranzo di Natale di 5 anni fa, quando all’avvocatessa sarebbe caduto un piatto del servizio della famiglia Sofo. In quel caso il chirurgo l’avrebbe colpita con due schiaffi al volto.

Il secondo episodio sarebbe avvenuto il 5 maggio, quando medico e legale avrebbero litigato sulla partecipazione a una serata di beneficenza. Secondo la procura, in questo caso il chirurgo le avrebbe rifilato un morso sulla schiena per poi sfilarsi una scarpa e colpirla in testa.

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Oltre ai maltrattamenti, la Procura contesta al professionista frasi svilenti nei confronti della compagna come “Sei una nullità e uno zero sociale“.

E non è finita: il chirurgo deve rispondere dell’ipotesi di reato di accesso abusivo informatico, perché avrebbe aggirato i sistema di sicurezza per accedere alla posta elettronica della ex.

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