Oggi, martedì 11 ottobre, è la Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze.
Si tratta di una giornata di sensibilizzazione proclamata dall’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) nel 2012 per ricordare milioni di giovani donne che nel mondo sono vittime di violenze, abusi e discriminazioni.
I dossier di numerose associazioni internazionali documentano i milioni di casi ogni anno.
In particolare, secondo il dossier di Terres des hommes, 4 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni hanno subito mutilazioni genitali e si stimano 86 milioni di ragazze nate tra il 2010 e il 2015 a rischio mutilazione genitale entro il 2030.
Una pratica diffusa in Somalia, Gibuti, Egitto, Eritrea, Mali, Sierra Leone e Sudan.
Il dossier conta ogni anno anche 16 milioni di baby spose e mamme, con gravidanze precoci che causano ogni anno 70.000 decessi fra le ragazze tra 15 e 19 anni.
In Italia violenze, abusi e discriminazioni su bambine e ragazze è allo stesso modo preoccupante, stando almeno al Report del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale.
Secondo i dati, nel 2021 in Italia si sono verificati 6.248 crimini su minori, la maggior parte ai danni di bambine e ragazze (64%), superando per la prima volta la quota seimila.
