Ruby ter, Silvio Berlusconi assolto anche a Milano: non ci fu corruzione

Terza assoluzione nel caso delle cosiddette 'ex olgettine', assolte anche le ospiti delle serate ad Arcore Il Cavaliere: “Undici anni di fango e danni politici”

Assolto “perché il fatto non sussiste”.

Si è concluso così il processo a carico di Silvio Berlusconi per le famose serate nella villa di Arcore.

I giudici della settima penale di Milano hanno scagionato il leader di Forza Italia dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo con 29 imputati denominato Ruby ter.

La Procura aveva chiesto 6 anni di reclusione e oltre 10 milioni di euro di confisca per il Cavaliere e un totale di circa 100 anni per gli altri 28 imputati, tra cui, tra gli altri, Karima, le cosiddette ‘ex olgettine’, una ventina in tutto, l’ex legale di Ruby, l’avvocato Luca Giuliante, e Luca Risso, ex compagno della giovane marocchina che era imputato per riciclaggio.

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Il Tribunale li ha tutti assolti dalle accuse con formula piena.

Sono state dichiarate prescritte, invece, alcune imputazioni: come una calunnia contestata a Roberta Bonasia nei confronti di Ambra Battilana e le presunte false testimonianze imputate a Simonetta Losi, moglie del pianista di Arcore, e Maria Rosaria Rossi, ex senatrice ed ex fedelissima del Cavaliere.

Sul verdetto probabilmente ha pesato un’ordinanza già emessa dai giudici di Milano a novembre 2021. In quel caso furono dichiarati “inutilizzabili” i verbali di almeno 18 ragazze resi come testimoni negli altri due processi Ruby di Siena e Roma: secondo il Tribunale le ex olgettine avrebbero dovuto essere già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati.

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Ma non andò così.

In sostanza, crollando le false testimonianze potrebbe essere caduta anche la connessa accusa di corruzione dei testimoni.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 90 giorni.

Oggi pomeriggio, mercoledì 15 febbraio, Silvio Berlusconi si è sfogato sui social.

Sono stato finalmente assolto – scrive sulla pagina Facebook – dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte“.

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