TIVOLI - Terranova, che affare! Con 500 mila euro compra un terreno che vale 12 milioni

Il Ragioniere si aggiudica all’asta l’area a ridosso dei Laghi Regina e Colonnelle: arrivano le nuove Terme

Chi conosce bene la zona, la paragona alla “terra dell’oro nero”.

Come accadde in Texas col petrolio, allo stesso modo pare sia sufficiente un colpo di piccone ben assestato per far zampillar acqua termale curativa.

L’imprenditore Bartolomeo Terranova, patron delle Terme di Roma

Ed è proprio lì che l’imprenditore Bartolomeo Terranova, patron delle Terme di Roma, sogna un nuovo paradiso del benessere e del relax.

La Fincres Spa, azienda socia del Comune di Tivoli nella “Acque Albule Spa”, si è infatti aggiudicata all’asta presso il Tribunale di Roma l’area di circa 12 ettari compresa tra Villa Cornetto, via della Longarina, la linea Ferroviaria Roma-Avezzano, via Parma e i Laghi Regina e Colonnelle che alimentano le famose Terme Acque Albule.

Una panoramica dell’area acquisita all’asta con veduta da via della Longarina a Guidonia

Si tratta di un’area ubicata nel Comune di Tivoli al confine col Comune di Guidonia Montecelio, sottoposta parzialmente a vincolo ferroviario e a vincolo paesaggistico, sulla quale per oltre 7 ettari è possibile costruire alberghi, spa e centri benessere.

Il prezzo d’acquisto dei 12 ettari?

Tenetevi forte: 578 mila 764 euro e 80 centesimi a fronte di un valore inizialmente stimato dal Tribunale di Roma in 12 milioni 775 mila euro.

Una veduta aerea dell’area circoscritta tra Villa Cornetto, la ferrovia, i Laghi Regina e Colonnelle e via Parma a Villalba

Un affare che poteva concludere soltanto l’82enne ragionier Bartolomeo Terranova, protagonista della riqualificazione e del rilancio dello stabilimento termale della “Acque Albule Spa”.

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La Fincres Spa dell’imprenditore è riuscita nell’operazione al termine di un’asta iniziata il 18 aprile 2017 e aggiudicata il 27 luglio 2022.

Nell’intervallo di tempo davanti al Giudice per l’Esecuzione immobiliare Federica D’Ambrosio e al Delegato alla vendita Marianunzia Di Cera si sono tenute ben 11 sedute durante le quali il prezzo a base d’asta è andato via via assottigliandosi.

Si è partiti nel 2017 da 12 milioni, ridotti a 10, quindi a 8 milioni.

Nel 2018 il prezzo è sceso ancora da sei milioni e mezzo a circa 4 milioni per arrivare nel 2019 a tre milioni 139 mila.

Nel 2021 sono andate deserte altre due aste in cui il prezzo a base d’asta si era attestato prima a due milioni e mezzo quindi a due milioni.

Infine nel 2022, deserte anche le aste col prezzo base di un milione 600 mila e di un milione e 200 mila, fino all’aggiudicazione definitiva per 578.764,80.

Così Bartolomeo Terranova, il maggior imprenditore della Città del Nordest, si è aggiudicato il patrimonio pignorato nel 1998 a Giuseppe S., un 69enne benestante indebitato con la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa oltre che col Credit Suisse e col Credit Suisse First Boston.

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L’area acquisita per poco più di mezzo milione di euro consta di nove particelle, 8 classificate al Catasto come seminativo e una come orto, tutte coltivate da decenni.

In realtà, secondo il Prg vigente al Comune di Tivoli, i 12 ettari rilevati all’asta da Terranova sono una miniera d’oro, fatta eccezione per i 16.850 metri quadrati interessati dal Vincolo di non edificazione e di rispetto ferroviario.

Ci sono infatti 74.597 metri quadrati – circa sette ettari e mezzo – a destinazione C4 Turistica Alberghiera, sui quali è possibile realizzare qualcosa come 144.368 metri cubi vuoto per pieno edificabili, corrispondenti a 45.115 metri quadrati edificabili.

Ad essi si aggiungono 29.475 metri quadrati – circa tre ettari – a destinazione G3 Verde pubblico attrezzato e sportivo corrispondenti a 590 metri cubi circa edificabili a parchi pubblici, impianti sportivi, biblioteche, musei, luoghi di ristoro.

Il tutto – giova ribadirlo – a ridosso delle sorgente termali, i Laghi Regina e Colonnelle.

Dopo essere stato protagonista della riqualificazione e del rilancio dello storico stabilimento della Acque Albule Spa, ora Bartolomeo Terranova punta alla realizzazione della “Città Termale”, un progetto che i Comuni di Tivoli e in particolare di Guidonia Montecelio non sono mai riusciti a realizzare.

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