SUBIACO - Centro Assistenza Domiciliare senza personale, la Cisl denuncia

Al Cad del Distretto sanitario assegnati soltanto un un infermiere, un fisioterapista ed un medico chirurgo

Un infermiere, un fisioterapista ed un medico chirurgo presente un giorno a settimana per 4 ore.

Sono le condizioni in cui versa il Centro Assistenza Domiciliare (CAD) del Distretto sanitario di Subiaco.

Lo denuncia la Cisl Funzione Pubblica in una nota al Direttore Generale della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito, al Direttore Sanitario Aziendale Franco Cortellessa, al Direttore Sanitario dell’ospedale di Subiaco Roberto Miconi, oltre che all’ingegnere Ferdinando Ferone e al Direttore Dipartimento Professioni Sanitarie Luigia Carboni.

Un Distretto sanitario in stato di abbandono, lo definiscono il Segretario territoriale della Cisl Fp Dimitri Cecchinelli e i Delegati Rsu Francesco Antonelli e Viviano Spoletini.

“Nello specifico – scrivono i sindacalisti – il Centro Assistenza Domiciliare (CAD), che in un territorio disagiato come quello della Valle dell’Aniene dovrebbe essere valorizzato ed incrementato visto la centralità e l’importanza per tutta la Popolazione.

Segnaliamo che non risultano presenti un cardiologo, un neurologo, un fisiatra e sopratutto un geriatra, senza il quale non è possibile impostare dei piani terapeutici.

Ad oggi presso il CAD sono assegnati un infermiere, un fisioterapista ed un solo medico chirurgo presente il martedì per 4 ore. Questi sono gli operatori impegnati nel territorio dei 22 comuni del Distretto di Subiaco che oggettivamente risultano essere insufficienti”.

“L’edificio del distretto – proseguono Cecchinelli, Antonelli e Spoletini – si presenta fatiscente con delle gravi carenze strutturali partendo dalla rampa di accesso molto ripida e non facilmente percorribile sia in carrozzina che in automobile.

L’ascensore spesso si blocca durante il trasporto degli utenti in carrozzina che entrano a malapena nella cabina, fili elettrici esposti in vari ambienti dello stabile e ancor più grave il fatto che non esiste un impianto di climatizzazione in un luogo dove sono presenti lavoratori fragili e l’utenza è composta per la maggior parte da bambini e anziani”.

“Ci preme oltretutto segnalare – scrivono ancora i rappresentanti Cisl Fp – che attualmente nell’ambito della convenzione chirurgica stabilita con il Policlinico Tor Vergata, quest’ultima finora non si è rivolta all’utenza della nostra Asl e conseguentemente non vi è stato smaltimento delle nostre liste d’attesa.

Si richiede quindi un intervento immediato finalizzato a ristabilire le idonee condizioni ambientali e strutturali di lavoro presso il Distretto e di integrare con personale appositamente dedicato per permettere un efficiente ed efficace servizio sul territorio della valle dell’Aniene.

Si suggerisce per quanto riguarda l’attività chirurgica al solo fine di permettere un effettivo potenziamento del nosocomio di Subiaco di prevedere un ampliamento dell’offerta chirurgica/terapeutica che permetta di programmare ed eseguire anche gli interventi che ora vengono dirottati verso la chirurgia di Tivoli, oppure in alternativa indirizzare la chirurgia verso un’attività specifica, selettiva ed esclusiva a favore del nosocomio di Subiaco”.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Blitz nella cava ritombata, si cercano i rifiuti interrati?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.