Quando riaprirà il “San Giovanni Evangelista”?
E’ la domanda più frequente che i lettori ogni giorno inviano alla redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv.
Secondo il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca “non prima di 90 giorni”. Ossia non prima della metà di marzo 2024.
Troppi, per un’utenza di circa 400 mila persone residenti nell’hinterland tiburtino. La maggior parte dei quali ci spera, ma non ci crede davvero.
D’altronde, la Procura di Tivoli ha sottoposto a sequestro tutte le aree coinvolte nell’incendio e completamente o parzialmente danneggiate dalle fiamme, ossia i tre piani sottoterra del Padiglione A e l’intero vano scala centrale già oggetto dei rilievi da parte dei vigili del fuoco e degli specialisti della Polizia scientifica del Commissariato di Tivoli e della Questura di Roma.
Nel terzo piano seminterrato, dove è divampato l’incendio di venerdì sera, hanno sede la cabina elettrica generale – cuore pulsante dell’intero nosocomio – e i locali tecnici in cui vengono stipati i rifiuti speciali e quelli urbani che hanno alimentato le fiamme.
Al secondo piano seminterrato hanno sede anche i Reparti di Radiologia e Laboratorio Analisi, fortunatamente soltanto invasi dal fumo e lambiti dalle fiamme.
Il resto dell’ospedale è soltanto chiuso per verifiche, a cominciare dal pronto soccorso e dall’SPDC, il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, entrambi ubicati al primo piano sottoterra, anch’essi invasi dal fumo.
Tra gli addetti ai lavori circola la rosea ipotesi per cui il pronto soccorso possa essere riattivato anche nel giro di due mesi dopo un’accurata sanificazione. E via via, possano essere riaperti anche gli altri reparti.
Tuttavia il Comando provinciale di Roma dei Vigili del Fuoco ha disposto la misura di interdizione all’utilizzo di locali ospedalieri per la mancanza delle necessarie condizioni di sicurezza.
In tal senso nella tarda mattinata di oggi, martedì 12 dicembre, il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti ha incontrato il Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto, il quale ha confermato l’interdizione all’utilizzo dei locali per proseguire le indagini e accertare eventuali responsabilità.
Nei prossimi giorni, infatti, i tre piani saranno oggetto di ulteriore attività investigativa da parte del super consulente incaricato dal pubblico ministero Filippo Guerra.
Insomma, i cittadini devono attendere ancora. E quanto?
Il sindaco Proietti spiega che per ridurre i tempi ha contattato telefonicamente il direttore generale della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito “pregandolo di porre in essere tutti gli interventi tecnici, necessari alla sanificazione dei reparti ospedalieri non interdetti all’uso, quindi interessati soltanto dal fumo ma non dalle fiamme, volti a consentire a brevissimo la riapertura degli stessi reparti e degli ambulatori”.
“Al riguardo – ha detto il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti – è indispensabile, a mio parere, che si superi in tempi rapidissimi il problema della indisponibilità della cabina elettrica generale, sostituendola con apparati in grado di far fronte alle stesse funzioni”.