MENTANA – Forno crematorio, sala consiliare gremita di cittadini preoccupati

Oltre 250 persone alla seconda assemblea pubblica organizzata dal “Comitato NO"

La seconda assemblea pubblica organizzata dal “Comitato NO forno crematorio a Mentana” nella serata di ieri, sabato 9 febbraio, ha visto la presenza di più di 250 persone, riempiendo totalmente la Sala Consiliare di Palazzo Borghese e anche parte della piazzetta antistante.

L’assemblea aveva lo scopo di dare altre informazioni ai cittadini che, preoccupati per quanto deciso unilateralmente dall’Amministrazione comunale riguardo la realizzazione del forno crematorio a pochi passi dalle abitazioni e dopo aver partecipato numerosi al corteo di protesta di sabato 26 febbraio, hanno riempito la sala e ascoltato attentamente quanto riferito sia dai rappresentanti del Comitato che dai relatori.

L’Avvocato Francesco Petrocchi ha riferito sugli aspetti legali e amministrativi della delibera e prospettato le possibili iniziative che i cittadini e il Comitato possono perseguire per far rispettare i propri diritti.

In particolare ha spiegato che la “sospensione degli atti conseguenti alla delibera”, dichiarata dall’Assessore Alesiani nel Consiglio Comunale del 24 Febbraio, non ha alcun valore perché non è un atto formalmente valido e che non blocca l’iter burocratico per la realizzazione del forno crematorio.

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I rappresentati dei comitati “No forno crematorio” di Fondi (Latina) e Montasola (Rieti) hanno raccontato le azioni messe in campo nel loro comuni per contrastare quanto deciso dalle Amministrazioni Comunali: ci sono molte analogie tra quanto successo nei due suddetti comuni e quanto succede a Mentana, ma ciò che più ha colpito è l’indifferenza delle Amministrazioni alle rimostranze dei cittadini che mai sono stati coinvolti nelle decisioni.

I tre comuni formeranno un nucleo per la creazione di una “Rete tra Comitati” con lo scopo di mettere a fattor comune le esperienze e le azioni effettuate ma anche di avere più forza nella pressione verso le amministrazioni di qualunque livello per la regolamentazione degli impianti, regolamentazione ad oggi completamente insufficiente.

Il Dottor Maurizio Fabrizi, internista e medico di medicina generale che conosce bene la situazione sanitaria dei cittadini di Mentana essendo stato medico di famiglia per molti anni, che oltre a riepilogare i rischi sulla salute a causa degli inquinanti prodotto da un forno crematorio ha anche esaminato il problema, già presente tra alcuni cittadini, delle conseguenze psicologiche di chi abita in prossimità di una paventata realizzazione di un forno crematorio e l’effetto della prepotenza del potere sulla psiche e sulla dignità delle persone.

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L’Architetto Sandro Maggioli, Vicepresidente del Comitato, ha analizzato la combinazione delle attività inquinanti nei dintorni di Mentana; ha evidenziato come la realizzazione di un forno crematorio così prossimo alle abitazioni fornirebbe un surplus di inquinamento che si aggiungerebbe a quanto già fornito dalla vicinanza della discarica dell’Inviolata, dal cementificio di Guidonia e dal tratto autostradale che passa nei pressi della città.

Dopo aver ascoltato le domande dei cittadini presenti e le risposte fornite dai relatori, l’assemblea cittadina si è conclusa con il ringraziamento a tutti i partecipanti del Presidente Alfredo Bartolino che ha fermamente dichiarato che il Comitato non lascerà intentate tutte le azioni possibili che possono portare a far cambiare idea all’Amministrazione Comunale e a mettere la parola fine alla incomprensibile decisione di realizzare un forno crematorio in città, scelta che tutt’oggi non ha ancora visto da parte loro una giustificazione realmente convincente.

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