TIVOLI - “La casa di Alex”, progetto di autonomia per ragazzi con disabilità

Corso di 3 anni promosso dall’associazione “Liberi di Fare Sport Tivoli”

Si chiama “La casa di Alex”, in ricordo di uno dei ragazzi venuto a mancare proprio durante la preparazione del progetto.

Si tratta di un appartamento all’interno del quale 11 ragazzi diversamente abili impareranno a fare le pulizie e la spesa, a gestire le bollette, ma soprattutto a crescere e a convivere sotto lo stesso tetto.

Così venerdì 8 Marzo l’associazione “Liberi di Fare Sport Tivoli” ha avviato ufficialmente il progetto “La palestra delle autonomie”, un corso di autonomia della durata di 3 anni per preparare i ragazzi alla coabitazione attraverso esercitazioni e sperimentazioni di vita indipendente per il potenziamento della loro autonomie e delle abilità relazionali, sociali, lavorative e domestiche.

In un comunicato l’associazione presieduta da Anna Rita Casolini di Sersale spiega che il progetto esce completamente dalla logica del “per tenerli impegnati”, e nasce guardando al futuro come base essenziale per la successiva importante sfida, quella “Dopo di noi”.
L’appartamento è stato messo a disposizione da Vincenzo Di Bello, socio dell’associazione e padre di Gabriele Di Bello, atleta e attore, uno degli 11 ragazzi, che se ne prenderanno cura come se fosse la loro casa.

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“Lì – spiega la presidente Anna Rita Casolini di Sersale – potranno trascorrere momenti di vita insieme, organizzare le loro giornate, i loro pasti, festeggiare i loro compleanni, invitare amici, vivendo nella realtà la quotidianità di una vita autonoma, occupandosi anche delle incombenze burocratiche legate alla gestione domestica”.

Il progetto “La palestra delle autonomie” prevede pernottamenti, uscite per week end o vacanze settimanali.

All’interno della casa i ragazzi saranno seguiti dalla Dottoressa Orietta Ciammetti, psicopedagogista già vicina all’associazione, con il supporto di un gruppo di volontari e l’ausilio di laureandi o neolaureati in scienze della formazione che si alterneranno nella presenza in casa.

“Il progetto – spiega ancora la presidente Anna Rita Casolini di Sersale – verrà personalizzato secondo le caratteristiche e le necessità di ciascuno dei ragazzi che frequenterà “La casa di Alex”, nome che noi e i nostri ragazzi abbiamo scelto in ricordo di uno di loro, che è venuto a mancare proprio all’inizio dei lavori di preparazione della casa.
In questo modo Alex (Alessandro) sarà sempre con loro e con noi, insieme ai suoi genitori, che hanno deciso di essere parte attiva del progetto stesso”.

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