PALOMBARA SABINA – Olio d’oliva EVO e Cerasa del Papa: il valore dei prodotti DOP

L’agricoltura di pregio palombarese alla ribalta con due importanti eventi

di Angelo Gomelino

Sulla scia di una esaltante 97esima Sagra delle Cerase ricca di tante manifestazioni che si sono svolte nell’arco di un’intera settimana (CLICCA E LEGGI ARTICOLI DI TIBURNO), Palombara Sabina ha vissuto nel corso del mese di giugno altri due eventi molto importanti riguardanti la difesa e la valorizzazione delle sue eccellenze in campo agricolo: l’olio d’oliva EVO e la cerasa “Ravenna”.

La firma del Protocollo d’intesa tra l’Associazione nazionale Città dell’Olio e il Consorzio Sabina DOP

Per quanto riguarda l’olio di oliva EVO, giovedì 12 giugno, con l’evento della Merenda nell’Oliveta” per la firma del Protocollo d’intesa tra l’Associazione nazionale Città dell’Olio e il Consorzio Sabina DOP.

Atto sottoscritto rispettivamente dai presidenti: Michele Sommessa e Alessandro Donati.

Un momento dell’evento tenutosi nella Tenuta “La Salvia” della famiglia Cherubini 

L’evento che si è tenuto nella Tenuta “La Salvia” della famiglia Cherubini è stato organizzato e curato dal Presidente del Consiglio del Comune di Palombara Sabina, con delega all’agricoltura, Arianna Gentili, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.


Un’occasione di confronto e approfondimento sul valore della filiera dell’olio extravergine di oliva, sulle opportunità di sviluppo sostenibile e sull’identità produttiva della Sabina, tra i rappresentanti istituzionali: il sindaco di Palombara Sabina, Onorevole Alessandro Palombi, l’Assessore all’ Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio: il direttore generale Antonio Balenzano e il vice presidente e coordinatore regionale, Alfredo D’Antimi.

Il sindaco di Palombara Sabina e deputato Alessandro Palombi

Una decisione storica per un accordo molto atteso – hanno sottolineato i promotori – che non è solo una formalità tecnica ma riveste un valore culturale, identitario turistico e paesaggistico che sancisce una visione comune che riguarda ben 31 comuni nella provincia di Rieti (7 Città dell’Olio oltre l’Unione dei Comuni di Nova Sabina) e 15 nella provincia di Roma (3 Città dell’Olio)”.

Gli organizzatori dell’evento coi rappresentanti de “La Terrazza dell’Infanzia ODV”

La “Merenda nell’Oliveta” si è conclusa con la degustazione delle confetture “Ines Conserve” realizzate con frutta locale dell’Azienda Agricola Federica Teodori e dove, non è venuta meno la solidarietà, con il sostegno a “La Terrazza dell’Infanzia ODV”, per i progetti a favore dell’infanzia.

La conferenza tenutasi nella Sala stampa della Camera dei Deputati

Di alto prestigio l’evento del 9 giugno tenutosi nella Sala stampa della Camera dei Deputati dove il sindaco di Palombara Sabina, Onorevole avvocato Alessandro Palombi ha convocato una conferenza stampa insieme al deputato e questore della Camera Paolo Trancassini, David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio e Massimiliano Di Carlo presidente della Rete di imprese Produttori Agricoli di Frutta, per annunciare che la “Cerasa del Papa”, la gustosa ciliegia caratteristica per il colore rosso intenso, la polpa soda e succosa e il gusto dolce, la famosa “Ravenna di Palombara”, diventerà marchio collettivo, con l’obiettivo di garantire l’origine, le caratteristiche e le qualità di uno dei prodotti d’eccellenza della Sabina Romana.

La Cerasa del Papa, un prodotto degli agricoltori della Sabina

Un marchio che nasce da una bella storia che risale al XIII secolo, che vede protagonisti Papa Onorio IV, Giacomo Savelli, ed i palombaresi.

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Una storia rimasta nella memoria contadina locale solo per indicare nella Ravenna precoce, la ciliegia del Papa, storia, che è stata riscoperta dall’associazione “La Palombella” una decina di anni fa e che da allora, meritoriamente, ha ripreso la bella tradizione di donare ogni anno un cesto di cerase al Papa, attraverso la “Reginetta delle Cerase” in carica, nella udienza pubblica del mercoledì in Piazza San Pietro.

Questa la succinta storia raccontata dal rappresentante dell’associazione, Luigi Panunzio, su invito del moderatore Boris Sollazzo: «Con ogni probabilità è la primavera inoltrata dell’anno 1286, e Papa Onorio IV è ospite nel suo castello di Palombara Sabina per riprendersi dai malanni della gotta di cui era affetto.

Era il tempo della raccolta delle ciliegie precoci e i palombaresi in segno di devozione e per far bella figura pensarono bene di donare all’illustre ospite, un bel cesto di saporose e gustose ciliegie, dono che Papa Onorio gradì moltissimo, tanto che, tornandosene a Roma, dispose che ogni anno per il giorno di san Marco, il 25 aprile, sulla sua tavola dovevano esserci le ciliegie di Palombara.

Da qui, con ogni probabile certezza, nasce l’antico adagio romanesco che San Marco fa fa’ le cerase pe’ forza».

Attraverso questa storia, – ha puntualizzato il sindaco Palombi – si racconta una tradizione, si racconta il territorio, si racconta la nostra cultura e si protegge una produzione locale che è un’eccellenza territoriale.

Grazie alla collaborazione con la rete e con le associazioni di agricoltori proviamo a svolgere lo stesso lavoro che ottimamente stiamo già svolgendo sull’olio, con il Consorzio DOP, qui rappresentato dal presidente Alessandro Donati”.

Il fatto che oggi qui, insieme a me, sia presente per intero la Giunta e quasi per intero il Consiglio Comunale di Palombara-Sabina – ha proseguito il sindaco Palombi – è la miglior testimonianza di come l’amministrazione creda in questo progetto e di come possa godere anche del favore e del supporto degli organi sovracomunali: Regione, Ministero dell’Agricoltura e Governo italiano.
I buoni risultati si raggiungono soltanto facendo rete e facendo collaborare tutti.

Se tutti si rema dalla stessa parte, se tutti ci si impegna per raggiungere uno stesso obiettivo, il territorio ne beneficerà.

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Partendo da questa consapevolezza, tutti, iniziamo a lavorare per far sì che la Cerasa del Papa venga riconosciuta internazionalmente come un prodotto d’eccellenza della Sabina Romana”.

È stato quindi il presidente della Rete di imprese Produttori Agricoli di Frutta, Massimiliano Di Carlo, a prendere la parola per illustrare l’organizzazione e le finalità della Rete che è costituita da un numeroso gruppo di agricoltori, in maggioranza giovani fatto questo estremamente positivo, con radici ben salde nella tradizione ma aperti ad un’agricoltura moderna, a sistemi produttivi innovativi e un’attenzione all’ambiente: rispetto del suolo e delle risorse idriche, in particolare.

Non ha tralasciato di ricordare, il presidente della Rete, le difficoltà oggettive dell’agricoltura e della frutta in particolare che vanno dalle avversità atmosferiche improvvise alle infestazioni, in questi ultimi anni, degli insetti cosiddetti alieni come la drosophila Suzukii, un moscerino segnatamente deleterio per le ciliegie. Il rimedio a queste avversità sta nel rinnovare gli impianti in modo più razionale e dotarli di copertura ma per realizzare queste innovazioni ci vuole tempo e disponibilità economiche non facili da reperire.

In attesa che ciò si concretizzi la Rete, a detta del presidente Di Carlo, non si è persa d’animo ed ha messo in atto cose semplici da conseguire.

Intanto dare visibilità alla ciliegia Ravenna di Palombara come La Cerasa del Papa, quella che è notoriamente riconosciuta come la delizia della Sabina romana, un prodotto che è apprezzato non solo nell’ambito dei confini locali ma anche regionali, nazionali e oltre.

Il gelato alla ciliegia di Palombara Sabina

Poi nell’invitare a fine conferenza i presenti in una saletta attigua a degustare il gelato alla ciliegia, ha precisato che trattasi di un prodotto innovativo realizzato per dare maggiore redditività alle aziende utilizzando quella parte di ciliegie di scarsa commercializzazione con calibratura non idonea o danneggiata dalle avversità atmosferiche.

La chiusura con i saluti dell’onorevole Paolo Trancassini che si è complimentato per l’iniziativa.

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