Tivoli – “La lottizzazione di Acque Albule è reato”. Terranova querela Sabucci

La Polizia gli sequestrò 111 manifesti con colori e titoli diversi ma argomento identico: la privatizzazione delle Terme e l’operato della magistratura. Era il 9 settembre 2011 e per Luigi Sabucci, 70 anni, ex avvocato tiburtino, fu un’altra tappa della sua battaglia personale contro la cessione delle Acque Albule. Tant’è che nei volantini se la prendeva con tutti, a cominciare dal Procuratore Capo Luigi De Ficchy – alla porta del suo ufficio ne affisse uno con su scritto “Chi garantisce i reati?” – passando per gli amministratori comunali e per finire con Bartolomeo Terranova.
Lunedì 22 novembre Sabucci è finito sul banco degli imputati per diffamazione ai danni del patron delle Terme, l’unico ad aver sporto querela per i volantini. Appuntamento nel 2014 per il dibattimento davanti al giudice Claudio Patruno al quale spetterà stabilire se il manifesto incriminato fosse lesivo o meno dell’onore e del decoro di Terranova. Sabucci accusava l’imprenditore per la lottizzazione di piazza Catullo.
“Considerato che – scrisse il 70enne – la Procura di Tivoli è anch’essa connivente nei falsi in Bilancio, avrà pensato che lascerà impunita anche la lottizzazione abusiva”.
Così il 10 ottobre di due anni fa Terranova delegò l’avvocato Leonardo Pallotta di presentare la querela in Procura, affidata al pubblico ministero Lelia Di Domenico, che ha portato a processo Sabucci.
L’ex avvocato non è nuovo a “pasquinate” simili, tant’è che per aver affermato l’esistenza dei bilanci falsi del Comune e della Acque Albule spa fu già querelato dagli amministratori di Palazzo San Bernardino – dai sindaci Alcibiade Boratto e Marco Vincenzi, per finire con l’assessore Antonio Picarazzi – e sempre prosciolto.
“Se dico che la lottizzazione di Piazza Catullo è irregolare – spiega Sabucci – è perché la società Acque Albule spa ha ottenuto un permesso di costruire mediante un’erronea rappresentazione in progetto, come ha già sostenuto l’ex dirigente all’Urbanistica Ercole Lupi. Ma non solo, perché si tratta di un’attività che la Acque Albule non può esercitare”.

(ma. sa.)

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