La scalata al successo? Federica Barboni, ci racconta i suoi segreti

di Fabrizio Lodi

«La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!”

 

interviewlogo copiaIMG 1023La celebre frase del film “Forrest Gump” ben si addice alla storia professionale di Federica Barboni, 41 anni, discendenze umbre, grintosa, bionda e dagli occhi chiari. “Nasce” come avvocato, laurea alla Sapienza di Roma nel 1999, per poi ritrovarsi amministratore unico di una ditta di trasporto merci di Guidonia, la DFL Service, praticamente unica donna in un settore marcatamente maschile.

Un impegno che le è fruttato lo scorso marzo, alla vigilia della Festa delle Donne, il premio della Regione Lazio “Donna Forza 8” nella categoria “Lavoro e occupazione”.

«In effetti – racconta la Barboni – non me lo sarei aspettato proprio di avere un simile iter professionale».

 

– Ci racconti come è andata la sua “scalata”…

«Era il 2009 fui contattata per gestire come avvocato consulente, specializzato in appalti pubblici, la partecipazione della DFL a due importanti gare indette dalle Ferrovie dello Stato. Le vincemmo entrambe e fui incaricata di seguirle. I due appalti andarono molto meglio del previsto, e così nel 2010 mi proposero l’assunzione per poterne gestire dall’interno la fase operativa…».

 

– Poi tre anni dopo il grande salto…

«Nel maggio del 2013 sono stata scelta come amministratore unico in sostituzione di Fabio Lanzellotto che l’aveva fondata nel 1973 e condotta fino quel momento che nel frattempo aveva accettato un altro importante incarico».

 

– Unica donna a capo di un mondo di uomini… Come fu accolta?

«Sinceramente all’inizio non è stato facile, anche perché si era sciolto tutto il consiglio di amministrazione e quindi molti dei nostri operai ebbero paura che la società fosse sul punto di essere liquidata o andare in fallimento. Anche qualche capo divisione all’inizio si mise un po’ di trasverso… Altri invece, come il Direttore Operativo Giuseppe d’Amore (ora mia fondamentale spalla destra) mi hanno spalancato le porte e aiutato in tutti i modi. Poi per fortuna il mio lavoro è stato apprezzato e ora mi sento perfettamente a mio agio in questo ambito».

 

«Negli ultimi due anni abbiamo perso due importanti clienti che poi hanno avuto anche problemi legali, e il nostro fatturato ne ha risentito, tanto che siamo passati dal picco di 10 milioni di euro del 2010 a meno di 8 milioni di euro del 2013».

 

– Dal punto di vista occupazionale questo ha avuto effetti negativi in DFL?

«Purtroppo sì, attualmente abbiamo 15 persone in Cassa Integrazione, 10 su Roma, 5 in Abruzzo».

 

– Che strategie state mettendo in atto per sopportare e reagire a questa lunga fase di economia depressa?

«Stiamo cercando di diversificare sempre di più il nostro portafoglio clienti. Siamo nati come società di trasporto soprattutto di derrate alimentari, ora invece ci stiamo abbiamo ottenuto le autorizzazioni per il trasporto di rifiuti anche pericolosi. In oltre per conto del gruppo Fs abbiamo avviato una collaborazione per la rinascita delle case cantoniere: la prima cosa da fare è svuotarle dopo decenni di abbandono da sostanze che contengono anche, sia pure in misura scarsa, dall’amianto».

«Sempre per le Ferrovie dello Stato abbiamo per appena ripristinato un importante archivio a via Marsala, e lì abbiamo fatto davvero di tutto: riassettato scaffali, ristrutturato l’arredamento, realizzato la rete telematica».

 

La sua società si dichiara molto attenta a tutti gli aspetti burocratici formali e di sostanza (autorizzazioni, tracciabilità, assicurazioni, coperture, certificazioni…) questo inevitabilmente comporta dei costi. Siete competitivi sul mercato per quel che riguarda le tariffe?

«Certo che la piccola società che opera per lo più in nero farà sempre prezzi più bassi dei nostri ma non potrà mai fornire al cliente tutte le certezze che invece possiamo garantire noi. Dipende dagli ambiti in cui si decide di muoversi, nell’ambito della legalità le nostre tariffe sono assolutamente competitive».

 

– In mercati sempre più aggressivi conviene spesso essere più grandi e quindi più forti, al riguardo avete pensato a delle alleanze strategiche?

«Abbiamo fatto di più, creando una vera e propria rete d’impresa con altre società per riuscire ad intercettare meglio le occasioni che soprattutto a livello di bandi nazionali e delle comunità europee».

 

– Pensa che la forma delle reti d’impresa risponda al meglio a questa necessità?

«Sì, penso che si tratti di uno strumento molto importante, finora un po’ troppo sotto utilizzato, fra l’altro consente anche importanti sgravi fiscali alle società che vi aderiscono…

«Inoltre noi facciamo anche parte del Consorzio Unicop e questo ci dà ulteriore forza e spalle coperte».

 

– Una domanda sul territorio: Guidonia come base logistica vi soddisfa o ci sono problematiche irrisolte magari con l’amministrazione locale?

«Abbiamo la sede legale qui dal 2011 mentre i nostri mezzi si trovano in via di Salone, sempre a Guidonia Montecelio. Devo dire che non ci sono problemi soprattutto ora che è stato portato a termine di nuovo svincolo autostradale. Si tratta di una posizione assolutamente strategica nel Lazio e direi ottima come base di partenza per tutto il Centro Italia. Ma mi consenta un’ultima annotazione…».

 

– Prego…

«Vorrei citare alcuni miei fondamentali collaboratori del mio staff, oltre al già citato D’Amore, vorrei ringraziare Maura Cerquozzi, Christian Castellano, Alessandro Scimeca e Daria Tetoldi».

 

– Un’ultima domanda a carattere personale: essere amministratore unico di una società come questa rappresenta per lei un punto di arrivo o un punto di partenza?

«Per ora sono felice di essere a capo della DFL ma non posso nascondere il fatto che bisogna essere sempre pronti ad affrontare nuove responsabilità, credo che un pizzico di ambizione ci voglia nella vita…».

 

 

La DFL Service è una cooperativa, fondata nel 1973 da Fabio Lanzellotto, specializzata come ditta di trasporto di merci su gomma. Dapprima il suo hard-core era nel trasporto di vettovaglie, ora sta diversificando le proprie attività anche con trasporti di altri settori merceologici sia nel pubblico che nel privato.

Dal 2011 ha con sede centrale a Guidonia (Centro direzionale “B” del CAR). Dispone di una flotta di 150 camion: dai furgoni per il trasporto del pane fino ai Tir.

Nel 2013 ha fatto registrare un fatturato di circa 8 milioni di euro, in flessione di circa 2 milioni rispetto ai due anni precedenti. Attualmente ha circa 140 dipendenti

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