VIDEO Al via gli esami di Stato. I maturandi di Tivoli e Guidonia: “Prima prova andata”

Mezzo milione di studenti di tutta Italia, 48mila laziali, si è svegliato stamattina con un test importante da affrontare: la maturità. L’esame di stato diventa la “frontiera” da oltrepassare per raggiungere l’età adulta. E tra stress, ripassi dell’ultima ora e tranquillanti per dormire, alle 8.30 di questa mattina è suonata la campanella. E si parte, come di consueto con la prova di italiano.

Tiburno.tv ha sentito a caldo le voci degli studenti di Tivoli, fuori dall’istituto professionale Olivieri e dal liceo artistico, e quelli del liceo scentifico Majorana di Guidonia. In tanti appagliono stravolti, probabilmente dalle notte insonni passate davanti ai libri, altri invece già festeggiano: “Prova superata”. “Almeno questa è andata”, dicono gli studenti guidoniani – ma siamo solo all’nizio della battaglia”. “Domani c’è la seconda prova e già tremo – dice una studentessa dell’Olivieri  -. Economia azientale, aiuto”.

 

La prima prova

E per la prima volta, il codice di accesso necessario a decriptare le tracce per il primo scritto dell’esame è stato letto dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in diretta sul Tg1. Le commissioni hanno quindi scaricato le tracce dei temi, abbinandolo alla parte del codice già in loro possesso. Tra le proposte c’è Quasimodo. Del poeta siciliano messi in esame i versi della poesia “Ride la gazza, nera sugli aranci” dalla raccolta “Ed è subito sera”. Altra traccia “Il rammendo delle periferie”, poi un articolo di Renzo Piano: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile”. Il confronto dell’Europa tra il 1914 e il 2014 per la traccia di Storia: nel centesimo anniversario della prima Guerra mondiale, gli studenti sono chiamati a riflettere su com’è cambiata la situazione del continente in un secolo. Per il saggio breve in ambito artistico letterario il titolo è “Il dono”, mentre per il saggio breve in ambito scientifico “la pervasività delle tecnologie”.

Domani si svolgerà la prova di indirizzo, mentre lunedì ci sarà la prova più temuta dagli studenti: il “quizzone”. Dopo circa una settimana, gli orali.

 

Uno sguardo al futuro

Il pensiero che li unisce? Uno sguardo al futuro. Consci del fatto che davanti a loro si spalanca la porta dell’età adulta. C’è chi ha già uno stage per l’estate, chi ha deciso di avviare una carrierea militare, chi l’università. Ma su tutte, il timore che trovare un lavoro sia davvero difficile: “L’ansia che si prova in queste giornate d’esame non è solo per le prove in se – spiega una studentessa del Majorana, con ancora il dizionario di italiano in mano -, ma abbiamo paura per il futuro, per noi giovani non è esattamente un buon momento”.

Veronica Altimari

 

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