VIDEO Guidonia – Studenti in piazza contro divisione del Volta e accorpamento con altri istituti

Alla guida del corteo partito alle 9 di mattina dal piazzale antistante l’aeroporto di Guidonia, la dirigente scolastica Maria Cristina Berardini del Volta con professori e alunni dell’istituto arrivati soprattutto dalla sede principale di Tivoli. Sono loro infatti ad essere maggiormente preoccupati dell’accorpamento che coinvolgerebbe la sede distaccata di Guidonia con gli altri due istituti superiori cittadini e il conseguente ridimensionamento, d’immagine e non solo, della sede tiburtina.

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L’intervento della preside
corteo volta 3“Non si possono distruggere così 50 anni di storia del Volta – ha commentato megafono alla mano la preside Maria Cristina Berardini – e 20 anni di unione delle sedi di Tivoli e Guidonia. A noi non interessano le questioni politiche, la scuola fa scuola e io come preside insieme al mio corpo docenti mi sono sempre interessata al benessere della scuola, vogliamo parlare solo di didattica e pedagogia e lasciar fuori la politica. Devono trovare altre soluzioni”.

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Gli studenti: pronti all’occupazione
“Protestiamo contro l’accorpamento della sede del Volta di Guidonia con gli altri istituti della città – il commento di Samuele Luciani, studente della V A del Volta e rappresentante della Consulta provinciale – perché farebbe perdere l’autonomia alla sede di Tivoli e l’istituto verrebbe declassato, persino la sede della presidenza si trasferirebbe”.

“Faremo una manifestazione sotto il Comune – annuncia Federico Morgante, VB del Volta, rappresentante d’istituto – poi l’autogestione una settimana prima delle vacanze di Natale ma siamo pronti anche all’occupazione. L’adesione? Nella sede di Tivoli è totale, a Guidonia abbiamo la maggioranza”.

 

Delegazione ricevuta in Comune dal vicesindaco
corteo volta 7I cori e le proteste degli studenti, anche sotto la pioggia, hanno riempito la piazza tenuta sott’occhio da numerosi tra agenti di Polizia e carabinieri. Una delegazione capeggiata dalla preside del Volta e composta da studenti, genitori e docenti è stata ricevuta dal vicesindaco con delega alla Cultrua e pubblica istruzione Andrea Di Palma.
“Gli argomenti messi sul tavolo – hanno comunicato dal Comune di Guidonia – riguardano principalmente la difesa del prestigio tecnico della struttura, ribadito da tutti i rappresentanti del Consiglio d’Istituto, che assicurerebbe prospettive lavorative privilegiate ai diplomati nella scuola. Ipotesi messa a rischio, a dire della preside e dei rappresentanti di studenti e
genitori, da una ipotesi di accorpamento per dimensionamento al vaglio della Provincia, che porterebbe alla unificazione in un’unica direzione ma mantenendo istituti diversi, del distaccamento guidoniano del Volta, del Pisano e dell’ex Minniti, con la nuova denominazione di Istituto d’istruzione superiore statale Alessandro Volta”.

Di Palma: scelta concordata con la Provincia. Noi andiamo avanti
Di Palma ha spiegato alla delegazione come il ruolo dell’amministrazione guidoniana si sia sostanziato in primo luogo nel rappresentare in sede provinciale i problemi relativi agli istituti scolastici d’istruzione secondaria. Disagi sollevati dall’ente in realtà a più riprese nel corso degli ultimi tre anni e relativi a dimensionamenti che a più riprese hanno riguardato l’Itcg Leonardo Pisano (attualmente associato alla sede di Fonte Nuova) e lo stesso Minniti (ora parte integrante dell’Ipsia Olivieri di Tivoli).
“Una situazione troppo frammentata – ha detto Di Palma – per assicurare un’offerta formativa adeguata a una città grande come Guidonia. Comprendo le preoccupazioni di tutti, è sempre difficile cambiare lo stato delle cose per paura di perdere ciò che si ha, ma è necessario che il Preside come il Consiglio d’Istituto, comprendano che compito delle amministrazioni è guardare oltre i particolarismi. L’Alessandro Volta è e resta un istituto all’avanguardia nell’insegnamento delle materie tecniche, realtà senza dubbio da preservare e che a nostro modo di vedere resterà tale anche nell’ipotesi in cui si configurasse un innesto di percorsi di insegnamento professionali e commerciali. Per noi quello che conta è che l’offerta ai ragazzi sia di serie A, non ci interessa fare distinguo tra istituti tecnici e professionali, tutti devono essere centri d’eccellenza e dare sbocchi professionali in campi diversi, ma tutti all’altezza. Diciamo no al modello in cui degli Istituti debbano essere relegati a contenitori vuoti in cui i giovani aspettano il termine dell’obbligo scolastico”.

 

Il ruolo della Provincia di Roma
Di Palma ha inoltre voluto sottolineare che le ipotesi in campo di dimensionamento siano tutte al vaglio dell’organo competente, ossia della Provincia di Roma e “rispetto ad esse la Città di Guidonia Montecelio ha legittimamente esercitato il suo ruolo istituzionale, esprimendo una propria preferenza”.

 

Il sindaco Rubeis: “Al Bivio l’area dedicata alle scuole. Apriremo anche liceo classico”
“Da più di qualche anno abbiamo l’esigenza di creare un complesso che raggruppi gli istituti d’istruzione superiore – commenta il sindaco Eligio Rubeis -, che da programmazione è stata individuata nell’area del Bivio di Guidonia. Ormai come è giusto che sia, la città ha un Polo liceale con un’offerta formativa varia. Sugli istituti tecnici e professionali stiamo lavorando affinché tutti funzionino, resta infine ancora aperta la istituzione del liceo classico, una richiesta che abbiamo più volte avanzato alla Provincia di Roma fino alla proposta di arrivare a costruire a spese del comune la sede”.

Massimo Cimò

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