Proprio lì, dove ogni giorno i residenti vanno a correre o a passare del tempo, la caccia è consentita dalla legge regionale n.17 del 1995. Ma la cosa, com’è comprensibile, non va giù a tutti: “Organizzeremo una raccolta firme per interdire l’area alla caccia”, afferma Simon Pietro Pezone (nella foto a destra), un residente.
L’abetaia: tra bossoli e volatili
Simon aveva iniziato ad occuparsi della pulizia e manutenzione dell’area già da diversi anni. Tutto nel nome della sua passione per l’archeologia e la natura. “Negli ultimi mesi ho raccolto un’enorme quantità di bossoli – racconta –. In questo periodo ho visto con i miei occhi due cacciatori intenti a sparare ai volatili. Qui c’è un piccolo laghetto, una volta si vedeva qualche animale, ma ora non ci sono più”.
Cosa dice la legge
Così, preoccupato per la propria incolumità e per quella degli altri residenti, Simon ha chiamato la Guardia Forestale: “Mi hanno detto che qui è consentito cacciare, è assurdo!”. Contattati nuovamente per avere maggiori informazioni al riguardo, abbiamo scoperto come la legge regionale n.17 del 1995 dia ragione ai cacciatori della zona: secondo l’articolo 37, infatti, l’unica accortezza da seguire è quella di sistemarsi ad una distanza minima di 150 metri dalle abitazioni, strade carrozzabili o posti di lavoro. Per l’anno 2014-2015 la stagione della caccia nel Lazio è iniziata il 21 settembre e si è conclusa il 31 gennaio, ovvero pochi giorni fa.
“Organizzeremo una raccolta firme per interdire la caccia”
“Questo sarebbe dovuto diventare un bellissimo parco archeologico aperto a tutti – denuncia Simon –. Oggi, invece, rischi di esser raggiunto da una pallottola, se ti aggiri da queste parti”. A favore dei residenti è rimasta un’unica soluzione: una raccolta firme da presentare alle istituzioni ed alle forze dell’ordine. “A breve verrà ufficializzata la fondazione di un comitato per la via Collatina antica – racconta –. Sicuramente uno dei nostri primi obiettivi sarà quello di richiedere l’interdizione della caccia da quest’area”.
l.l.g.
