Settecamini – Degrado e vandalismo agli scavi archeologici: “Serve recinzione più solida”

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Problema vandalismo: “L’area non dispone di un’adeguata recinzione”

“L’area è circondata da una semplice rete che può venir facilmente aperta con una cesoia – Vandalismo4spiegano –. La soluzione sarebbe una recinzione più solida, abbiamo più volte chiesto i fondi ma le attuali casse comunali non permettono questa spesa, che ammonta intorno ai 300.000 euro”. La lotta al degrado, purtroppo, è una lotta che va avanti dal giorno dell’apertura degli scavi: capita spesso che a terra giacciano bottiglie, rifiuti ed addirittura materassi. I più incivili, invece, si dedicano al vandalismo vero e proprio: fuochi accesi sui mosaici e resti archeologici forati qua e là. Solo pochi giorni fa, inoltre, la Sovrintendenza ha dovuto richiedere lo sgombero di un abusivo: “Era un senzatetto, viveva in una piccola costruzione di metallo vicina ai resti archeologici. Per evitare situazioni simili in futuro abbiamo deciso di smontare la casetta”.

 guarda il caso degli scavi di Guidonia

I numerosi incontri con il municipio IV

“Risale ad appena due settimane l’ultimo incontro con l’amministrazione municipale – raccontano –. Anche in quell’occasione abbiamo esposto le nostre relazioni ed i tanti progetti per l’area archeologica. Al momento stiamo tentando di accedere ad un finanziamento, anche europeo, per riuscire a sviluppare almeno i lavori fondamentali”.

 

Il 20 settembre: la Giornata Europea del Patrimonio

IncontroPubblicoSono passati più di quattro mesi dall’incontro organizzato dalla Sovrintendenza in collaborazione con l’istituto comprensivo di via Casal Bianco: “L’evento ha apportato una maggior consapevolezza in alcuni abitanti – dicono dalla Sovrintendenza –, ma anche un peggioramento: alcuni, appena hanno saputo che avremmo voluto chiudere in maniera più seria il parco archeologico, hanno iniziato a lamentarsi insistentemente”. L’area, infatti, viene utilizzata come scorciatoia tra via Casal Bianco e via Tiburtina: “Può entrare chiunque, anche chi non rispetta il patrimonio storico ed artistico del territorio – continuano a spiegare –. Questo è un discorso da costruire con i residenti, devono capire che questi sono beni di cui tutti hanno il diritto di usufruire”.

l.l.g.

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