“Moltissimo! Quando sono entrata in campo, tutto il palazzetto ha fatto il tifo per me ed ho trattenuto le lacrime con fatica: l’affetto ricevuto dalle compagne e dalla società del Palombara mi ha riempito di gioia, dato che questi mesi di lontananza dalla palestra sono stati molto difficili per me. Non sono riuscita a vincere la D con la mia squadra precedente ed ora sono pronta a lottare per questa maglia e per un obiettivo ancora più prestigioso”.
Come è andata la gara?
“Abbiamo disputato un’ottima partita e, battendo l’Ascor per 3-0, ci siamo posizionate al primo posto in classifica ad un punto di distanza dalla seconda: questa settimana ci giocheremo l’accesso diretto in serie C”.
La tua è una passione che ha 20 anni di età …
“Proprio così, ho iniziato all’età di 12 anni per seguire una delle migliori amiche di allora e perché il mio cartone preferito era “Mila e Shiro”. Ho giocato in tutti i ruoli, ma il mio preferito resta quello dell’alzatore che è in grado di far girare tutta la squadra”.
Oltre a quella del Palombara, quali maglie hai indossato?
“Ho iniziato a Tivoli, per poi passare a Guidonia e a Villalba, squadra che, dopo diversi anni, ho portato in serie D. Dopo l’Energheia, sono tornata a Palombara, protagonista di una stagione brillante”.
Chi si occupa di Gabriella quando tu sei agli allenamenti?
“Se ho potuto riprendere questa mia grande passione è grazie a mio marito Ernesto, sempre pronto a spronarmi, insieme a mia suocera e a mia cognata che si occupano della piccola quando io non ci sono”.
Speri di poter tramandare l’amore per la pallavolo a tua figlia?
“Spero solo che Gabriella abbia una passione che la faccia crescere con dei sani principi e con i valori dello sport: certo se giocherà a pallavolo sarò ancora più felice”.
Angelica Cardoni